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Castrolibero, troppi affidamenti diretti. Calvelli: “violato il principio di rotazione”

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Castrolibero, troppi affidamenti diretti. Calvelli: “violato il principio di rotazione”

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A denunciare il particolare modo di agire della Giunta Greco è il consigliere di minoranza Francesco Calvelli, che chiede chiarimenti al sindaco

 

CASTROLIBERO – Mercoledì 30 alle 9,30 torna a riunirsi il Consiglio comunale di Castrolibero, con quattro punti all’ordine del giorno: approvazione verbale seduta precedente; approvazione piano finanziario servizio integrato di gestione dei rifiuti per l’anno 2020; comunicazione utilizzo fondo di riserva; mozione presentata dalla consigliera Michaela Anselmo per l’adesione all’avviso pubblico sul progetto sport nei parchi. A tutt’oggi, però, i consiglieri di minoranza non hanno ricevuto la documentazione necessaria per approfondire quanto verrà discusso ed eventualmente esporre le proprie obiezioni. A riferirlo è il consigliere di opposizione Francesco Calvelli. “Non capisco perché a Castrolibero dobbiamo pregare per avere accesso agli atti – ha spiegato Calvelli – e veniamo messi, sempre, nella condizione di non poter svolgere la nostra attività. Noi consiglieri abbiamo anche una vita lavorativa al di fuori del Consiglio e spesso possiamo accedere agli atti qualche ora prima della seduta e questo non consente una giusta preparazione. Purtroppo un modus operandi che si ripete con regolarità. Denuncio tutto questo perché è mio dovere onorare il mandato che i cittadini mi hanno conferito, che in questo caso è di controllo sull’operato della maggioranza e devo essere messo nelle condizioni di poterlo fare. Credo sia un principio democratico fondamentale”.

Oltre al problema della “scarsa” comunicazione tra la maggioranza e l’opposizione, il consigliere Calvelli sollecita la Giunta a rispondere su una serie di servizi affidati direttamente sempre alla stessa cooperativa. In particolare, si tratta dei servizi di “assistenza domiciliare trasporto-integrazione scolastica” affidati dal 2016 alla società cooperativa Archememo. Inizialmente la cooperativa ha vinto un appalto, ma una volta terminato il monte ore (oltre 16 mila per circa 200 mila euro), il servizio è stato concesso sempre alla stessa cooperativa con affidamento diretto, utilizzando il decreto legislativo 50/2016 e abbassando il valore del contratto sotto i 40 mila euro.
“Quello che vorrei sapere dall’amministrazione – ha spiegato Francesco Calvelli – è perché si è scelto di agire in questo modo, violando il principio della rotazione. Ci sono numerose sentenze del Consiglio di Stato che intervengono sul principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti negli appalti pubblici. L’affidamento così come operato dalla maggioranza non tutela la concorrenza tra le piccole e medie imprese presenti sul territorio, creando una posizione di vantaggio per il gestore, forte della conoscenza della strutturazione dell’appalto da espletare. Più semplicemente questa amministrazione si basa ancora sul clientelismo, favorendo sempre gli stessi”.

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