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Variante Covid, Locatelli: “non si esclude correlazione su aumento casi in Italia”

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Variante Covid, Locatelli: “non si esclude correlazione su aumento casi in Italia”

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La variante del Covid preoccupa l’Unione europea che ha invitato i rappresentanti dei Paesi membri ad una riunione d’emergenza del meccanismo di risposta alla crisi (Ipcr) per coordinare la risposta alla nuova variante del coronavirus nel Regno Unito

 

ROMA – La nuova variante del Covid, da ieri isolata anche in Italia in una cittadina rientrata dalla Gran Bretagna, preoccupa l’Europa anche se il presidente del Consiglio Superiore della Sanità, Franco Locatelli in merito ad una relazione tra l’esistenza del virus mutato e il numero di casi in Italia, che rimane alto nonostante le restrizioni sottolinea: “al momento non abbiamo dati che suggeriscano questo tipo di correlazione ma non è completamente escludibile e il tutto dovrà essere attentamente studiato, andando a sequenziar e i vari ceppi isolati nel nostro Paese. Non c’è nessuna indicazione nel merito”.

Intanto è stato indetto un incontro tra i paesi europei dal Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) sulla nuova variante inglese del coronavirus. Le autorità sanitarie pubbliche e i laboratori di tutti i paesi europei devono analizzare i virus isolati in modo tempestivo per identificare i casi della nuova variante. Va identificato immediatamente chi ha avuto contatti con persone positive alla nuova mutazione o ha viaggiato nelle aree colpite, in modo da testarli, isolarli e tracciare i loro contatti.

Blocco dei voli

La Commissione europea ha esortato gli Stati membri a “coordinarsi” sulla questione del blocco dei voli dalla Gran Bretagna, dopo l’allarme. L’analisi preliminare condotta in Gran Bretagna ha suggerito che la nuova variante è “significativamente più trasmissibile rispetto ai ceppi precedenti“, ha sottolineato l’Ecdc. Il Centro ha quindi sollecitato test, isolamento e monitoraggio di “persone con un legame epidemiologico a casi con la nuova variante o che si sono recentemente recate nelle zone che si sa essere state colpite, al fine di fermare la diffusione del nuovo ceppo”.

Nessuna evidenza su una maggiore gravità dell’infezione

I paesi che riscontrano casi della nuova variante del Sars-CoV-2, sono stati invitati a riferire i loro risultati attraverso il sistema di allarme rapido e di risposta dell’Unione Europea. Tra gli altri consigli, l’Ecdc ha ribadito la necessità di evitare viaggi non essenziali. Questa nuova variante è comparsa in un periodo dell’anno in cui tradizionalmente aumentano i contatti familiari e sociali, rileva l’Ecdc. “Non ci sono indicazioni al momento di una maggiore gravità dell’infezione collegata a questa nuova mutazione, di cui sono stati segnalati casi in Danimarca, Olanda e, secondo i media, in Belgio – continua – Data l’attuale mancanza di dati su quanto questa nuova variante sia diffusa fuori dal Regno Unito, servono sforzi tempestivi per prevenirne e controllarne la diffusione”.

Tutti i casi che dovessero essere identificati andranno quindi comunicati al Sistema di allerta e risposta rapida dell’Unione europea ed è importante ora più che mai, sottolinea il Centro europeo per il controllo delle malattie, comunicare ai cittadini l’importanza di rispettare le misure restrittive e il distanziamento sociale, evitando i viaggi non essenziali e le attività sociali. Inoltre i casi sospetti di reinfezione da Covid dovrebbero essere seguiti e accompagnati dal sequenziamento del virus isolato, così come vanno approfonditi i casi di fallimento delle terapie con plasma convalescente o anticorpi monoclonali. Andranno poi monitorate strettamente le persone che riceveranno il vaccino anti-Covid per identificare i possibili fallimenti della vaccinazione. L’Ecdc invita infine i paesi europei a sviluppare dei meccanismi standardizzati per studiare e valutare le nuove varianti di SarsCov2 emergenti dal punto di vista antigenico, di trasmissibilità, gravità dell’infezione e possibile serbatoio animale, e se necessario, stabilire dei sistemi per rivalutare composizione e strategia vaccinale.

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