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Amianto: ONA Cosenza, tardivo intervento della Regione. E le inadempienze?

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Amianto: ONA Cosenza, tardivo intervento della Regione. E le inadempienze?

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Tutti i Comuni e le Province calabresi hanno ricevuto la comunicazione della Regione Calabria a firma dell’assessore De Caprio con la “richiesta dati per il censimento dell’amianto nella regione Calabria – urgente”

 

COSENZA – Nella richiesta, definita tardiva, si evidenzia l’esigenza non più rinviabile di “una puntuale valutazione del rischio sanitario ed ambientale causato dalla presenza di amianto nell’ambiente costruito nel territorio della regione Calabria”. L’assessore ricorda alle Amministrazioni gli obblighi derivanti dall’applicazione della legge regionale 14/2011 e dal Piano Regionale amianto ed, in particolare la redazione del Piano Comunale Amianto, l’attivazione dello sportello amianto ed il censimento dei siti privati.

“Nella nota – spiega L’ONA Cosenza – si “invitano” le Amministrazioni “a sanare l’omessa trasmissione del modulo di autonotifica entro 30 giorni dalla ricezione della presente, dando prelazione agli edifici scolastici di ogni ordine e grado ed agli edifici di proprietà pubblica”. “Quanto comunicato ai comuni ed alle province – afferma l’ing. Giuseppe Infusini coordinatore provinciale dell’Osservatorio Nazionale Amianto – dimostra che solo ora, alla vigilia di nuove elezioni, si presta attenzione al rischio amianto che grava sul territorio, senza un minimo accenno alle inadempienze e ritardi della regione stessa rispetto all’applicazione alla suddetta legge regionale”.

“Quanto scritto da De Caprio, evidentemente in ritardo ed espresso in forma di un semplice ed irrituale “invito”, non tiene conto dei provvedimenti che l’ONA Cosenza ha da tempo indicato alla Regione per affrontare il pericolo amianto in Calabria, come risulta dal documento inviato lo scorso 23 aprile che, evidentemente, l’ormai ex assessore non ha mai letto. Non vi è dubbio, tuttavia, che i comuni debbono fare la loro parte in ordine a censimenti, bonifiche e redazione del Piano Comunale Amianto come più volte evidenziato dall’ONA in diversi convegni e videoconferenze”.

“Pertanto – continua Infusini – sorgono fondati dubbi sull’efficacia di tale comunicazione e del termine indicato in 30 giorni per la trasmissione del modulo di autonotifica atteso che detto modulo, per gli edifici privati, va compilato dai cittadini a seguito di apposita ordinanza di censimento emanata dal sindaco e dopo l’istituzione dello sportello amianto”.

 

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