Calabria
Boccia: “a Natale ognuno a casa sua”. E il Viminale intensifica i controlli
Il Viminale vara ulteriori strette per il fine settimana su strade e autostrade, stazioni ferroviarie, portuali ed aeroportuali, e terminal di trasporto pubblico. E non solo: maggiore attenzione anche nei ristoranti e nelle zone della movida
COSENZA – Si attendono le decisioni del governo ma per l’Italia sarà un Natale rosso. Una riunione del Consiglio dei ministri è prevista domani alle 18. Sul tavolo potrebbe esserci anche la discussione delle nuove misure restrittive anche se “una serie di provvedimenti saranno approvati oggi pomeriggio in Conferenza Unificata e Conferenza Stato-Regioni, tra venerdì e sabato sicuramente ci sarà il Consiglio dei ministri” per varare le nuove misure anti-Covid.
A confermare le misure restrittive definendole ‘necessarie’ è il ministro per gli affari Regionali Francesco Boccia “Dobbiamo fare delle scelte per tutelare i più fragili e gli anziani, a costo di sfiorare l’impopolarità. Dovremo passare il Natale ognuno a casa propria”. “E’ evidente che stiamo andando verso restrizioni nel periodo delle festività, se qualcuno ipotizza feste, cenoni, assembramenti sbaglia di grosso”. Solo dalla vigilia di Natale all’ Epifania, 3 o 6 gennaio si vedrà, più restrizioni ci sono meglio è“, ha aggiunto. “Restrizioni anche nel prossimo weekend? Fosse per me le farei da stasera… No, non voglio preoccuparvi. Gli altri giorni (a parte quelli delle feste di Natale che saranno soggetti a nuove restrizioni, ndr) ogni regione ha il suo colore e la maggior parte sono in area gialla, spero ci sia autodisciplina nelle prossime ore. Se devo fare un acquisto non mi ficco nella massa, non creo assembramento”.
Il Viminale intensifica i controlli per stazioni, aeroporti e movida
In vista dell’intensificarsi degli spostamenti nel fine settimana sono stati pianificati ulteriori controlli con “specifici servizi sulla rete viaria stradale e autostradale e, per evitare assembramenti, nelle stazioni ferroviarie, portuali ed aeroportuali, nonché presso i terminal di trasporto pubblico“. E’ quanto è stato deciso nel corso del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha esaminato le misure da adottare per Natale, prevedendo anche un “rafforzamento” delle attività di controllo del territorio “anche in funzione dei reati di strada, suscettibili di incremento in ragione della maggiore circolazione di persone e merci”
Nel corso della riunione per l’ordine e la sicurezza presieduta questa mattina dal ministro Luciana Lamorgese sono stati pianificati anche più controlli anche nei ristoranti e nelle zone della movida. Per “la prevenzione del rischio di contagio – dice il Viminale – mirate attività di controllo interesseranno i locali pubblici e d’intrattenimento, nonché le aree abitualmente ritrovo dei giovani”.
Forze armate, presidi nelle aree a rischio
Nel corso dell’incontro con i vertici delle forze di polizia e dei servizi d’intelligence si è fatto anche il punto sulle misure di prevenzione contro il terrorismo internazionale ribadendo, come ogni Natale, la necessità di prestare la massima attenzione e potenziare i controlli sugli obiettivi sensibili. Il Comitato ha poi approvato la pianificazione dei presidi delle forze di polizia per il 2021, una pianificazione in cui, sottolinea il Viminale, “particolare attenzione è stata dedicata alle aree periferiche e alle zone in cui più pressanti sono i richiami ai fattori di rischio, con l’obiettivo di garantire una più incisiva azione di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, di prevenzione e contrasto alle attività criminali, nonché di fornire servizi più adeguati al cittadino”. Un percorso che ha coinvolto i prefetti, tutti i responsabili delle forze dell’ordine a livello territoriale, nonché i sindaci e le polizie locali. “Allo scopo di conseguire anche importanti obiettivi funzionali e risparmi di spesa, nell’ambito delle manovre di ridislocazione di presidi ed uffici delle Forze di Polizia – conclude il ministero – è stata prevista anche il riutilizzo di un cospicuo numero di edifici confiscati alla criminalità organizzata”
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