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Asp Cosenza: nessun ritardo sui tamponi, chiarezza su Cnr e Castrovillari

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Asp Cosenza: nessun ritardo sui tamponi, chiarezza su Cnr e Castrovillari

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Superata la crisi nel processare i tamponi del territorio cosentino; oggi l’Asp non ha giacenze nei propri frigoriferi. Il dott. Sisto Milito chiarisce la vicenda del mancato laboratorio del Cnr e di Castrovillari

 

COSENZA – Con la recente apertura del laboratorio di Rossano e il supporto dell’ospedale campale dell’Esercito Italiano che comprende anche la strumentazione per processare i tamponi, non si registra più alcun ritardo nell’elaborazione dei risultati e dei referti. Dei tamponi eseguiti nel territorio provinciale, ogni giorno, circa 160 vengono processati  dall’Esercito Italiano, 250 dall’Azienda ospedaliera, 250 nel laboratorio di Rossano e 100 dall’Università Magna Graecia che, nel fine settimana, ne processa circa 300. Dunque, “grazie a questa rete lo stallo nei frigoriferi, equivale a zero” spiega il dott. Sisto Milito, componente della task force dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. “Per migliorare il sistema abbiamo deciso di centralizzare tutti tamponi provenienti dal territorio jonico sul laboratorio di Rossano e tutto il resto viene centralizzato, per permettere un preciso tracciamento dei tamponi, sulla sede di Aprigliano, sede del laboratorio di biotecnologie”.

Il Cnr di Mangone

I ritardi del passato, che hanno determinato l’invio dei tamponi al policlinico di Bari, erano stati determinati dalla mancanza di un laboratorio dell’Asp utile a processare i test, a tal punto che l’unico laboratorio, in un primo momento, era solo quello dell’Azienda ospedaliera di Cosenza.

Diversi mesi fa il Cnr aveva presentato all’Asp una convenzione tra il ministero della Sanità e la direzione nazionale del Cnr. Da qui la possibilità di prendere il personale e le apparecchiature di Mangone e trasferirle in una struttura dell’Asp, uno stabile ad Aprigliano, nel quale creare un laboratorio; un’operazione che abbiamo fortemente caldeggiato – spiega il dott. Milito – e anche il commissario Zuccatelli, l’aveva condivisa”. L’operazione non andò a buon fine perchè l’allora direttore amministrativo Grippa diede parere negativo individuando “in questa operazione, una forma di internalizzazione, del personale del Cnr all’interno dell’Asp”.

Castrovillari

In un secondo momento, vista anche la necessità di processare un maggior numero di tamponi, il personale dell’Asp in servizio a Castrovillari si è proposto di aprire un laboratorio molecolare, ma dai sopralluoghi effettuati non sono stati riscontrati i requisiti funzionali necessari per avviarlo. “Per aprire il laboratorio a Castrovillari – ha aggiunto il dott. Milito – bisognerebbe implementare con personale dedicato, strutturare un laboratorio di biologia molecolare che differisce da un normale laboratorio d’analisi e acquistare l’apparecchiatura necessaria”.

 

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