Calabria
Sanità in Calabria, Federico Maurizio D’Andrea in pole per il ruolo di commissario
Dopo il tris fallito il ministro Speranza questa volta dovrà calare il poker. Il nome di D’Andrea, generale della guardia di Finanza circola da qualche tempo per ricoprire l’incarico di Commissario della Sanità
ROMA – Federico Maurizio D’Andrea è nato a Cerchiara di Calabria, ha 61 anni, è milanese d’azione, ed è un ufficiale della Guardia di Finanza. Con due lauree all’attivo (in Giurisprudenza ed Economia) è stato anche alla presidenza di Sogei, nominato dal MEF, direttore dell’Audit di Telecom Italia, presidente di Olivetti Spa, presidente dell’ODV di MM Spa, presidente dell’organismo di vigilanza di Banco BPM e componente dell’Odv del Sole 24 Ore. Il suo nome circolava ancor prima di quello di Gaudio, che ha poi rinunciato per motivi familiari. Dal 2007 ha guidato organismi di Vigilanza di importanti società come Metropolitane Milanesi, Banco Bpm, Fondazione Fiera, A2A e Amsa.
Federico Maurizio D’Andrea dunque, oltre ad essere uno stimato generale della Finanza con una carriera trentennale, ha poi lavorato per sanare bilanci di importanti società. Negli anni ’90 è stato uno degli investigatori in prima linea nell’inchiesta Mani pulite. Passa poi alla guida del comando provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo, e ancora nel 2006, passa al ruolo di vicecapo dell’Ufficio Indagini della Figc ai tempi di Calciopoli. Nel 2007 lascia la divisa ma intraprende la strada di revisore dei conti, commercialista e avvocato. D’Andrea sembra essere la persona giusta per ricoprire il ruolo di commissario per la sanità in Calabria e chiude finalmente il periodo imbarazzante Cotticelli-Zuccatelli-Gaudio.
Altri nomi quotati
Oltre al generale D’Andrea i papabili sembrano essere in queste ore Narciso Mostarda, medico e dirigente dell’Asl Roma 6, e Francesco Paolo Tronca di origini familiari calabresi, ex prefetto di Milano e un’esperienza di commissariamento a Roma dopo le dimissioni di Ignazio Marino e prima di Virginia Raggi. In campo potrebbe esserci anche Pellegrino Mancini, numero uno del Centro regionale trapianti dell’ospedale ‘Bianchi-Melacrino-Morelli’ di Reggio Calabria, sponsorizzato da Matteo Salvini. Addirittura non si esclude il nome di Nicola Gratteri, il procuratore di Catanzaro.
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