Calabria
Riciclavano denaro attraverso trasmissioni televisive, arrestate otto persone
Con l’operazione ‘Scarface’ è stato scoperto un sistema di riciclaggio di denaro, anche attraverso trasmissioni televisive dedicate alle previsioni dei numeri del lotto. Sequestrati beni per 25 milioni di euro
BRESCIA – Otto persone sono state arrestate e portate in carcere, sei ai domiciliari e per cinque è scattato l’obbligo di dimora oltre a due misure interdittive. Questi i primi numeri dell’operazione ‘Scarface’, che ha scoperto un sistema di riciclaggio di denaro, anche attraverso trasmissioni televisive dedicate alle previsioni dei numeri del lotto. Dalle prime ore della mattina, in tutto il territorio nazionale, 150 carabinieri del Comando provinciale di Brescia stanno eseguendo le misure cautelari a persone ritenute responsabili di “associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro di provenienza illecita, ricavato per il tramite di trasmissioni televisive specializzate nella previsione dei numeri del lotto, con l’aggravante di aver agevolato l’attività della ‘ndrangheta”. Contestualmente i militari stanno eseguendo anche misure patrimoniali con il sequestro di beni per un ammontare complessivo di 25 milioni di euro.
Interessa le province di Brescia, Bergamo, Cremona, Asti, Imperia, Savona, Sassari e Torino l’inchiesta dei carabinieri di Brescia. L’articolata indagine, avviata nell’agosto del 2017 e consistita in attività d’intercettazione e analisi tabulati telefonici, oltre a perquisizioni e pedinamenti, ha accertato che il riferimento al vertice dell’organizzazione è Francesco Mura, un imprenditore italiano, pregiudicato, residente nel bresciano, che utilizzava le proprie imprese televisive operanti in ambito locale e nazionale attraverso trasmissioni per le previsioni delle estrazioni del lotto. L’uomo era il collettore di ingenti risorse economiche, frutto anche di attività illecite, che provvedeva a riciclare attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, reimmettendole nel tessuto economico legale. Tale sistema, garantendo l’evasione fiscale e la disponibilità di somme contanti sottratte al fisco, favoriva oltre che lo stesso soggetto anche esponenti di spicco della ‘ndrina Barbaro-Papalia di Buccinasco (Milano), rispetto alla quale, pur non risultando affiliato, può considerarsi contiguo. Da qui la contestazione dell’aggravante di agevolare l’attività delle associazioni mafiose.
Un carabiniere e un agente della polizia stradale in servizio in provincia sono stati coinvolti tra i 29 indagati nell’ambito dell’inchiesta Scarface coordinata dalla Procura di Brescia. I due sono accusati di corruzione per aver favorito Francesco Mura. Secondo quanto risulta dagli atti dell’inchiesta l’agente di polizia stradale, che ricopriva un alto grado, per far sparire dei verbali elevati a Mura dopo un incidente stradale nel dicembre 2018 avrebbe ricevuto due biglietti per assistere alla partita Juventus-Inter nel settore Tribuna Boniperti. Entrambi gli uomini sono stati raggiunti da misura interdittiva della sospensione dell’esercizio di funzione di pubblico ufficiale. Le indagini dovranno appurare altri contatti con il gruppo criminale.
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