Cosenza
Covid, controlli dei Nas in palestre e piscine. Confcommercio Cosenza “No alla chiusura”
 
																								
												
												
											In corso in tutta Italia i controlli dei Nas sull’osservanza dei protocolli anti-covid. Confcommercio Cosenza chiede che le strutture restino aperte. I gestori “quasi tutti rispettiamo alla perfezione i protocolli di sicurezza. Non è giusto che per la negligenza di pochi venga colpito l’intero settore”.
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COSENZA – In base al nuovo Dpcm entrato in vigore da ieri, palestre e piscine per ora restano aperte. Sull’eventuale chiusura il Governo si è preso una settimana di tempo per valutare, anche con il CTS, l’applicazione di tutte le norme di sicurezza nel contrasto alla diffusione del virus. Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza era per la chiusura immediata “Avrei chiuso le palestre e le piscine, assolutamente sì. Sono sicuro che molti gestori le tengono benissimo, ma sono luoghi in cui fatalmente le distanze di sicurezza vengono accorciate. E nel momento in cui questo succede per milioni di casi…”  Lo stesso Premier Conte, in conferenza stampa ha parlato di “molte strutture che rispettano le norme ma anche di alcune segnalazioni dove invece si riscontrano criticità“. Se tra una settimana le norme non saranno rispettate di procederà alla chiusura.
E da oggi sono in corso i controlli dei NAS nelle piscine e palestre di tutta Italia. L’attività ispettiva è ovviamente diretta a verificare l’attuazione dei protocolli anti covid negli impianti sportivi. Tra le strutture sottoposte nelle ultime ore a controllo, oltre ad alcune palestre romane, il centro tecnico di nuoto di Frosinone affidato dal comune alla federazione italiana. Raggiunto telefonicamente dall’Ansa, il presidente della Fin Paolo Barelli ha confermato: “Sì, il responsabile mi ha comunicato che c’è stata la visita dei Nas e che tutto naturalmente è risultato in regola. Noi dello sport siamo contenti di questa attività perché improntati alla lealtà e al rispetto delle regole. Se poi dovesse emergere qualche singolo non a posto con le norme, è giusto che paghi. Naturalmente, da cittadini, ci aspettiamo che gli stessi controlli vengano effettuati in cinema, teatri, ristoranti ecc…”.
Confcommercio Cosenza ha invece ascoltato gli imprenditori del mondo dello sport preoccupati prorpio per le dichiarazioni del Premier Conte: “lo Sport non può e non deve fermarsi. Il lockdown dei mesi scorsi, per palestre, piscine e centri sportivi ha rappresentato un momento di grave difficoltà dal quale il settore si sta lentamente riprendendo. Invece, le notizie di questi giorni hanno portato agitazione tra gli imprenditori che si mostrano in forte disaccordo con un’eventuale chiusura. Soprattutto se si considera che le associazioni sportive inquadrate in palestre e piscine, sono ripartite in sicurezza rispettando tutte le misure precauzionali anti covid-19 previste dal Governo, rendendo i singoli spazi idonei alla pratica sportiva e garantendo, distanze adeguate e numeri contenuti così da tutelare gli associati. Confcommercio Cosenza ha raccolto le testimonianze degli imprenditori del settore che di fatto hanno ridotto notevolmente gli accessi e contingentato gli stessi al fine di evitare, in qualsiasi fascia oraria, ogni genere di assembramento. Chiedono a gran voce di salvaguardare il diritto allo sport, riconosciuto nell’ordinamento italiano come fondamentale, e di evitare una nuova chiusura che segnerebbe il collasso dell’intero comparto. Non si può assolutamente assegnare al settore la veste di un protagonista inopportuno, o parlare di attività non essenziale dichiarano gli imprenditori”.
“Lo sport è il mezzo per il raggiungimento del benessere psicofisico di ogni individuo, nonché rappresenta un’importante occasione di incontro, di reciprocità di amicizia, di condivisione di interessi, svolgendo una funzione educativa e inclusiva. Garantire questo diritto significa dare attuazione al diritto inviolabile della salute. Come qualsiasi altro settore abbiamo affrontato una ripartenza, una nuova pianificazione, nuovi investimenti e misure per mettere tutto in sicurezza e non è giusto che per la negligenza di pochi venga colpito tutto il settore. Allenarsi in sicurezza si può, basta avere buon senso, il rispetto per gli altri nonché per se stessi ed acquisire una nuova filosofia di pensiero”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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