Cosenza
Il Governo: niente sosta dopo le 21 davanti ai locali, stop a gite scolastiche. Le misure
È quanto emerso nel corso dell’incontro tra Governo e Regioni con le nuove misure che potrebbero finire nel nuovo Dpcm. Chiesto lo stop agli sport di contatto amatoriale. Per i matrimoni resta limite di 30 persone così come i 1.000 negli stadi. Stretta anti-movida: nei bar senza servizio ai tavoli chiusi alle 21 con divieto di sostare davanti i locali. A mezzanotte tutti gli altri
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COSENZA – Stop a feste private, mascherine al chiuso tra non conviventi e più controlli contro la movida, ma anche stop agli sport di contatto amatoriali, limite agli orari dei locali e aumento del ricorso allo smart working nella Pubblica amministrazione. Il governo ha messo a punto le misure anti-contagio che confluiranno nel nuovo Dpcm che potrebbe essere approvato già stasera, confermando la linea più volte ribadita negli ultimi giorni dal premier Giuseppe Conte: “mi sento di escludere un nuovo lockdown nazionale ma interverremo con una serie di interventi circoscritti e progressivi per fermare la crescita dei contagi. E lo dico a ragion veduta” ha detto il Presidente del Consiglio dei Ministri “Se la curva dovesse continuare a salire, si potrebbe pensare a lockdown circoscritti”. Anche Speranza è dello stesso avviso ed ha evidenziato che “non ci sono le condizioni per nessun lockdown nazionale per nessun territorio”. Secondo Speranza, il 75% dei contagi avviene nelle relazioni familiari. Da qui la stretta sulle feste private, non solo tra giovani, sugli assembramenti e sugli orari di apertura dei locali. Nel pomeriggio l’incontro con le Regioni e gli Enti locali dove il Governo ha snocciolato e proposto una serie di misure per contrastare l’aumento dei contagi.
Chiusura locali con e senza servizio ai tavoli
Chiusura dei locali senza servizio al tavolo e stop al consumo di cibo e bevande all’aperto dalle 21, in modo da evitare assembramenti, e chiusura di pub, locali e ristoranti con servizio al tavolo a mezzanotte. Questa è una delle proposte che il governo ha fatto ai governatori e ai rappresentanti degli enti locali per limitare la movida. Per quanto riguarda le cerimonie – matrimoni, comunioni, cresime e funerali – restano in vigore le regole dei protocolli già approvati ma viene messo un limite massimo di 30 persone per gli eventuali ricevimenti successivi.
Niente sosta davanti ai locali dopo le 21
Per contrastare gli assembramenti selvaggi e limitare la movida il Governo ha proposto ai governatori e ai rappresentanti degli enti locali di introdurre il “divieto di sosta davanti ai locali dalle 21, in modo da evitare assembramenti indiscriminati”
Stop alle gite scolastiche
Tra le misure proposte dal governo nel corso della cabina di regia, c’è anche lo stop alle gite scolastiche, attività didattiche fuori sede e gemellaggi.
Mascherine anche in casa tra non conviventi
“Nel Dpcm – spiega Conte – andremo a inserire la previsione delle mascherine all’aperto che abbiamo già messo in termini generali nel decreto legge. Mentre però è vincolante la norma sulle mascherine all’aperto, inseriremo una forte raccomandazione sulle mascherine all’interno delle abitazioni private in presenze di persone non conviventi”.
Stop alle feste private
Altra proposta fatta da Conte è quella dello stop alle feste private, con una “forte raccomandazione” a limitare anche quelle in casa, se partecipano più di sei persone. Su questa misura alcuni Ministri spingono invece per il divieto totale.
Stop agli sport di contatti amatoriali
Altra misura che il Governo ha chiesto alle Regioni è quella di sospendere gli sport di contatto, come il calcetto o il basket, a livello amatoriale, mentre rimarranno consentiti quelli a livello dilettantistico e per le società che abbiano adottato protocolli per limitare i contagi. Questo per non penalizzare chi per la ripresa dell’attività ha fatto investimenti e adottato protocolli, a partire dalle diverse federazioni sportive.
Restano le 1.000 persone negli stadi
“Fino a mille persone negli stadi all’aperto e capienza dei palazzetti che sale fino al 15% anche se non si potrà andare oltre i mille spettatori. E’ la proposta che il governo ha fatto invece per regolamentare nel nuovo Dpcm la presenza agli eventi sportivi. Rispetto ai precedenti provvedimenti, dunque, non cambia nulla per quanto riguarda gli stadi mentre salta il limite massimo di 200 persone per quelli al chiuso.
Il pacchetto di misure da approvare era finito sul tavolo del Comitato tecnico scientifico in una riunione urgente convocata dal ministro della Salute Roberto Speranza, proprio per confrontarsi con gli scienziati e gli esperti e definire meglio gli interventi. A partire da come potenziare il sistema di testing visto che ormai da giorni si registrano in molte città difficoltà per l’effettuazione dei tamponi. Si è dunque deciso di abbassare il periodo di quarantena da due settimane a 10 giorni e i positivi, per uscire dall’isolamento, non avranno più bisogno del doppio tampone negativo ma ne basterà uno. Sarà una circolare del direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza a chiarire le modalità.
Il provvedimento dovrebbe inoltre prevedere l’ampliamento dello smart working al 60-70%, per ridurre non solo le occasioni di contatto ma anche gli spostamenti, mentre non ci sarebbe ancora la quadra su una possibile ulteriore limitazione della partecipazione del pubblico agli eventi sportivi e agli spettacoli aperti al pubblico in teatri, cinema e sale da concerto. La norma attualmente in vigore consente la presenza di mille persone all’aperto e di 200 al chiuso e l’idea era quella di dimezzare questi numeri.
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