Calabria
Blitz “Apate”: sgominate due bande criminali dedite ai furti, 16 misure cautelari
Sono oltre 100 i carabinieri che stanno eseguendo dalle prime ore di oggi, 16 misure cautelari. Nel mirino due bande dedite ai furti d’auto e nelle case
TROPEA (VV) – I carabinieri di Tropea hanno eseguito 16 misure cautelari nei confronti di due distinte organizzazioni criminali, dedite a furti in abitazione e al furto e riciclaggio di autovetture, entrambe attive a Tropea. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Vibo Valentia, su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore Camillo Falvo. L’indagine denominata “Apate” (dea dell’inganno), ha ricostruito numerosi episodi di furto anche attraverso filmati che riprendono gli uomini le bande in azione. Un colpo in un’abitazione inoltre, è stato tentato addirittura durante il matrimonio della vittima. Tra le persone raggiunte dalle misure cautelari ci sono due soggetti, finiti in carcere e ritenuti promotore e organizzatore di una serie di furti Antonio Paparatto e Aldo Mangialavori.
I due distinti gruppi criminali erano, secondo le indagini, guidati da un unico capo Antonio Paparatto, 49 anni di Ricadi. Il gruppo che si occupava di rubare le auto, in particolare alle società di noleggio, era formato da una decina di persone. I carabinieri hanno documentato le fasi di trasporto dei mezzi, la rimozione dei rilevatori satellitari ma anche le attività di compravendita tra privati, attraverso siti internet specializzati. Il secondo gruppo, quello che si occupava dei furti nelle abitazioni, agiva dopo accurati sopralluoghi e dopo aver osservato le abitudini delle vittime. Un tentativo di furto infatti, avrebbe riguardato una persona durante il suo ricevimento nuziale. I malviventi erano quindi sicuri di non trovare nessuno. Entrambi i gruppi utilizzavano anche le donne come vedette o per eludere i controlli delle forze di polizia.
Proprio Antonio Paparatto avrebbe curato tutte le fasi dell’attività criminosa, “occupandosi – si legge in uno dei capi di imputazione – dell’organizzazione e della supervisione delle attività illecite del gruppo, di cui costituisce sia punto di riferimento quanto a decisioni da assumere e a direttive da impartire, sia punto di raccordo”.
In totale sono 26 le persone indagate e le misure sono state disposte per Gerardo Accorinti, 36 anni, di Tropea; Salvatore Albanese, 55 anni, di Tropea; Vincenzo Giacomo Albanese, 26 anni, di Tropea; Simona Artesi, 42 anni, di Ricadi; Francesco Antonio Campennì, 46 anni, di Nicotera; Francesco Carone, 41 anni, di Tropea; Salvatore Carone, 40 anni, di Tropea; Francesco Cortese, 49 anni, di Tropea; Francesco De Benedetto, 35 anni, di Tropea; Giovanni Di Bartolo, 22 anni, di Rosarno; Salvatore Guglielmo Direnzo, 68 anni, di Mileto.
Ancora per Daniela La Rosa, 58 anni; Aldo Mangialavori, 42 anni, di Rombiolo; Francesco Mazzitelli, 39 anni, di San Calogero; Anna Maria Paparatto, 21 anni, di Ricadi; Antonio Paparatto, 49 anni, di Ricadi; Carmelo Salvatore Piserà, 41 anni, di Filandari; Francesco Pititto, 51 anni, di Rosarno; Gabriele Prestia, 43 anni, di Vibo Marina; Filippo Saragò, 38 anni, di Tropea; Francesco Saragò, 35 anni, di Tropea; Romanina Scordamaglia, 55 anni, di Ricadi; Gaetano Stilo, 48 anni, di Cormano (Milano); Francesco Vallone, 23 anni, di Zungri; Pierino Vallone, 54 anni, di Zungri; Silvana Zaccaro, 55 anni, di Tropea.
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