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Maltrattamenti all’ex, scarcerato Lanzino: dubbi della Procura
COSENZA – Arresti domiciliari. Il gip del tribunale di Cosenza, Salvatore Carpino, accogliendo le tesi difensive degli avvocati Marcello Manna e Gianluca Garritano, ha scarcerato Franco Lanzino, 31 anni, figlio
del boss della criminalità organizzata cosentina,concedendogli gli arresti domiciliari. Lanzino, arrestato alcuni giorni fa dai carabinieri della stazione di Cosenza Nord, coordinati dal luogotenente Francesco Parisi, era finito in manette con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Un’accusa che però, il rampollo del capoclan ha respinto con forza, specificando al gip, durante l’interrogatorio di garanzia, di aver “gonfiato di botte” sua moglie, ma solo per una questione di gelosia. La molla della rabbia sarebbe scattata, secondo Franzo Lanzino, nel momento in cui il 31enne avrebbe visto sua moglie e i suoi figli, in compagnia di un altro uomo. Ma a questa versione i magistrati della Procura cosentina, diretta dal capo dei pm Dario Granieri, non credono, convinti che il “pestaggio” della donna non riguarda questioni di gelosia, ma l’ipotesi che la donna abbia informato i carabinieri del Ros e del comando provinciale sul covo di Ettore Lanzino. Un sospetto che verrebbe confermato anche dall’invio insistente e minaccioso di sms alla donna, da parte di Franco Lanzino.
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