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In arrivo una nuova “fiammata” africana. Ma da martedì torneremo a respirare

Previsioni meteo Cosenza, provincia e Calabria

In arrivo una nuova “fiammata” africana. Ma da martedì torneremo a respirare

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Una nuova ondata di caldo africano è attesa per il fine settimana con temperature nuovamente vicine ai 39 gradi. L’apice del caldo tra sabato e domenica ma non durerà a lungo. A partire da martedì arriverà aria più fresca da nord e anche qualche temporale

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COSENZA – Qualche giorno di tregua prima di fare nuovamente i conti con l’anticiclone africano, il caldo torrido e l’afa, che nel fine settimana torneranno protagonisti. Il vasto campo anticiclonico che si sta estendendo dal nord Africa verso l’Europa occidentale, invaderà anche il nostro territorio, interessando nuovamente le regioni meridionali e le due Isole Maggiori. La bolla d’aria rovente porterà i valori più elevati nella giornata di sabato nelle aree meridionali della Sardegna e nelle zone interne della Sicilia con picchi di 40°C.

Ma anche in Calabria l’aria rovente farà sentire i suoi effetti, con temperature vicine ai 39 °C. Afa in deciso aumento specie lungo le coste e nelle pianure, dove si soffrirà il caldo anche di notte per via del forte tasso di umidità. I mari risulteranno ovunque calmi o poco mossi. Ma quanto durerà questa nuova avvezione calda? La buona notizia è che l’ondata di caldo non sarà duratura, visto che l’anticiclone africano subirà una decisa attenuazione già agli inizi della prossima settimana per l‘arrivo di correnti fresche da nord che tra martedì e mercoledì porteranno una rinfrescata al Centro e al Sud, con valori che torneranno alle medie del periodo. In più, il contrasto tra l’aria fresca e quella calda, potrà dare origine a rovesci e temporali nelle zone interne e sui rilievi.

Coldiretti “230% di piogge in meno, allarme siccità”

E a proposito di rovesci e temporali è allarme siccità in Italia con il 30% di pioggia in meno. I livelli del Po e dei grandi laghi sono in discesa, le riserve idriche nazionali in affanno e le alte temperature favoriscono il propagarsi degli incendi spesso dolosi. A lanciarlo la Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr per i primi 7 mesi dell’anno, in relazione all’ultima ondata di caldo africano che sta portando rapidamente la colonnina di mercurio sopra i 40 gradi, con ortaggi ustionati e la terra che si spacca per la calura. Nonostante nubifragi estivi e grandinate sempre più violente, sottolinea la Coldiretti, il Po al Ponte della Becca a Pavia è sceso a -2,86 metri sotto lo zero idrometrico perdendo l’82% dal livello di inizio dell’estate. Quanto ai laghi il Maggiore è crollato del 115% finendo oltre 19 centimetri sotto lo zero idrometrico e con appena il 16,8% di riempimento dell’invaso; nello stesso periodo il lago Como, pieno solo per il 24,7% ha perso il 97% del livello scendendo ad appena 1,9 centimetri sopra lo zero idrometrico. Stesso trend per il livello dell’Iseo con -69%, mentre resiste il Garda con 104 centimetri sopra lo zero idrometrico. In forte deficit anche i bacini del Centro-Sud, dove i principali invasi hanno 50 milioni di metri cubi di acqua in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 secondo l’Autorità di bacino regionale. Aumenta, infine, il rischio incendi con 450 roghi negli ultimi due mesi con un tragico bilancio di migliaia di ettari bruciati, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti.

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