Cosenza
“Nuovo ospedale e città unica, solito refrain elettorale. Si dedichi attenzione al welfare”
Annalisa Apicella, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e presidente della III commissione consiliare “per cercare di completare nel migliore dei modi questo mandato, l’Amministrazione comunale di Cosenza deve dedicarsi con maggiore energia alle politiche sociali”
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COSENZA – “A ridosso delle campagne elettorali, si sente sempre il solito refrain: nuovo ospedale e città unica. Sul primo tema, ho letto le dichiarazioni del collega Carlo Guccione, che ancora evoca l’indicazione del sito da parte del Comune. Gli sarà sfuggito sicuramente, perché assente, che nel Consiglio Comunale del 13 maggio 2019, ci siamo espressi circa l’indicazione dell’area a sud della città, quella compresa tra viale della Repubblica e contrada Muoio, quale area dove far sorgere il nuovo ospedale. La precedente amministrazione regionale a guida PD, il partito del consigliere Guccione, nulla ha fatto da quel giorno. Che egli ne parli oggi mi sembra sicuramente tardivo, probabilmente pretestuoso, senza dubbio non credibile”. È quanto afferma in una nota Annalisa Apicella, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e presidente della III commissione consiliare
“Altro tema – aggiunge la Apicella – la città unica, che non si realizza con il referendum popolare, perchè non bisogna commettere l’errore fatto a Corigliano Rossano, con una fusione a freddo. Bisogna invece avviare, sin da subito, la condivisione dei servizi, spingere ancora di più sulla conurbazione e gestire unitariamente iniziative, regolamenti e progetti. Alla fine, tra un paio d’anni, in concomitanza con il rinnovo del consiglio comunale rendese, si potrà chiedere il parere ai cittadini di Cosenza e Rende sulla nascita della città unica. Per cercare di completare nel migliore dei modi questo mandato, l’Amministrazione comunale di Cosenza, invece, deve dedicarsi con maggiore energia alle politiche sociali, che nel periodo post-covid e nel prosieguo dell’emergenza sanitaria ed economica dei prossimi mesi, richiederanno sforzi e iniziative straordinarie, anche e soprattutto in termini di immaginazione. Ci sono molti nuovi fondi frutto di trasferimenti statali e regionali che possono declinare una nuova dimensione del welfare e aiutare le persone in condizioni di estrema marginalità”.
“Il welfare comunale non ha bisogno di pseudo esperti e ulteriori consulenti esterni. Le risorse a bilancio e quelle extra bilancio siano messe interamente a disposizione dei cittadini meno abbienti, senza sprechi in rivoli improduttivi. Piuttosto si progetti e si avvii un partenariato operativo con le tante associazioni di volontariato impegnate da anni in città e che conoscono perfettamente i bisogni delle persone, e sanno quali strategie adottare per raggiungere con efficacia gli obiettivi preposti. Il resto lo farà la competenza e la conoscenza degli ottimi professionisti che costituiscono la nostra Equipe Multidisciplinare senza i quali è inimmaginabile condurre il welfare in una nuova stagione politica che impari a vivere non di risorse di bilancio ma con il dialogo dei fondi di derivazione europea. Nei mesi che ci separano da qui alla conclusione della consiliatura – conclude la Apicella – sarò attentissima sulle iniziative di welfare, critica e propositiva proprio come richiede il ruolo di consigliere comunale. Lo stato sociale e l’attenzione alla persona ed alla presa in carico del nucleo familiare dovranno essere il settore di estremo interesse di questa amministrazione comunale, essendo gli altri purtroppo assai ridimensionati causa dissesto finanziario”.
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