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Corruzione: a processo il sindaco di Villa San Giovanni e i vertici della Caronte&Tourist

Calabria

Corruzione: a processo il sindaco di Villa San Giovanni e i vertici della Caronte&Tourist

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Il primo cittadino di Villa San Giovanni e i vertici della società di traghettamento dello Stretto di Messina a giudizio nell’ambito dell’inchiesta Cenide

 

REGGIO CALABRIA – Il gup di Reggio Calabria Tonino Foti ha rinviato a giudizio per corruzione il sindaco di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari, il dirigente comunale Francesco Morabito, il presidente della “Caronte&Tourist” Antonino Repaci e l’amministratore delegato della compagnia di navigazione Calogero Famiani. La decisione è giunta a conclusione dell’udienza preliminare del processo “Cenide”, scaturito dall’inchiesta che lo scorso dicembre ha portato il primo cittadino di Villa, agli arresti domiciliari.

Su richiesta del pm Walter Ignazitto, che ha coordinato l’indagine assieme al procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e al sostituto procuratore Gianluca Gelso, sono stati rinviati a giudizio quasi tutti gli imputati che hanno scelto il rito ordinario compresa la stessa “Caronte&Tourist“, società che si occupa del traghettamento sullo Stretto di Messina e che, secondo la Procura, avrebbe violato la legge sulla responsabilità delle società e degli enti. La vicenda al centro dell’inchiesta riguarda alcune presunte irregolarità riscontrate dai carabinieri in merito alla concessione alla Caronte di un piazzale di proprietà di Anas che sarebbe stata convinta dal sindaco Siclari a stipulare una convenzione con il Comune di Villa San Giovanni. Irregolarità dietro le quali ci sarebbero stati diversi episodi di corruzione che adesso saranno oggetto del processo fissato per il primo ottobre davanti al Tribunale di Reggio Calabria.

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