Italia
Da Nord a Sud è ancora la movida a preoccupare. Arrivano le prime chiusure dei locali
Ancora la ‘movida’ con il divieto di assembramenti imposto dalle norme anti-Covid, a finire al centro del dibattito estivo e, soprattutto, al centro dell’attenzione delle forze dell’ordine. Troppi gli assembramenti da Nord a Sud Italia che hanno portato alle le prime chiusure dei locali
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COSENZA – Troppo assembramenti, nessuna (o quasi) misura di distanziamento, mascherine quasi inesistenti con le immagini di locali presi d’assalto soprattutto dai giovani a fare il giro del Web e dei social. Al centro del dibattito e della polemica proprio i locali estivi nel mirino delle forse dell’ordine che hanno effettuato le prime “chiusure a tempo” e comminato diverse sanzioni amministrative.
Nel week-end appena trascorso, ad esempio, i carabinieri di Soverato, con il supporto di personale del Nas e dell’Arpacal di Catanzaro, hanno effettuato due controlli in altrettanti locali notturni, deferendo in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Catanzaro i tre soggetti titolari delle rispettive licenze, per disturbo del riposo delle persone. Gli stessi, a vario titolo, avrebbero esercitato senza la prevista perizia fonometrica e di impatto acustico e organizzato, senza l’apposita licenza, una serata danzante, superando di 100 decibel il limite previsto dalla normativa di settore. Inoltre, nel medesimo contesto è stata disposta la chiusura di uno dei locali per 5 giorni poiché è stato rilevato un assembramento di persone, adibendo l’area esterna della struttura in discoteca, con contestuale sanzione amministrativa di 400 euro. Analoga sanzione è stata elevata nei confronti di uno degli stessi soggetti per non aver custodito l’elenco degli avventori del locale per 14 giorni.
Nel Ravennate è salito il numero dei locali raggiunti in questi giorni da un provvedimento di chiusura della struttura. Come riportato dall’edizione locale de ‘il Resto del Carlino’ è toccato alla discoteca ‘Indie’ di Pinarella di Cervia – ultima in ordine di tempo – uno ‘stop’ per 5 giorni e una sanzione amministrativa. La contestazione fatta dai Carabinieri risale alla notte tra sabato e domenica quando i militari hanno rilevato assembramenti all’interno del locale. La chiusura dell’ ‘Indie’, segue quelle dello ‘Zouk’ di Milano Marittima, del ‘Localito Clandestino’ di Marina di Ravenna e del ‘Rocksea Pub’, sempre a Marina di Ravenna in cui il barista era risultato senza mascherina. Fuori dalla Romagna – dopo che nei giorni passati non erano mancate le polemiche ‘social’ per le immagini di locali affollati nel Riminese – la scorsa settimana cinque giorni di chiusura sono stati comminati a a una discoteca di Ostuni, nel Brindisino, al cui interno si trovavano 1000 persone – quasi 600 in più rispetto alla capienza prevista dalla licenza comunale e 800 in più rispetto alla regolamentazione regionale anti-Covid – e ad una discoteca di Scarlino, nel Grossetano, dove i militari hanno scorto centinaia di ragazzi in attesa di entrare a distanza ravvicinata e senza mascherina.
Tornando in Emilia-Romagna a destare preoccupazione, anche un rave-party, andato in scena sull’Appennino bolognese e, in particolare, il caso di una 17enne modenese risultata positiva al coronavirus mentre si trovava in vacanza con alcuni amici a Riccione: due ragazzi, nella località turistica con la giovane, sono risultati positivi al Sars-Cov-2. Tutti e tre sono stati riportati a Modena con una ambulanza attrezzata e si trovano in isolamento domiciliare, mentre quaranta persone sono state messe in quarantena. La compagnia della ragazza aveva trascorso quei giorni in spiaggia e passato una serata in una nota discoteca di Misano Adriatico. In una nota l’Ausl Romagna, ha spiegato che, “alla luce dell’attività di contact tracing messa in atto la situazione può considerarsi circoscritta e sotto controllo”. Quanto al rave-party, nel Bolognese, il raduno a base di musica elettronica è stato scoperto dai Carabinieri qualche giorno fa, all’alba, lungo l’argine del torrente Savena a Loiano. I militari hanno identificato i partecipanti sorpresi a ballare indifferenti alle norme di cautela e distanziamento sociale: decine di giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni, provenienti da varie zone d’Italia. Cinque di loro, organizzatori del rave, sono stati denunciati per manifestazione musicale non autorizzata.
A Roma, infine, nella notte tra sabato e domenica sono stati messi i sigilli alle principali piazze della movida nelle zone di Trastevere, San Lorenzo e rione Monti per combattere assembramenti e comportamenti scorretti che impedivano di fatto l’osservanza delle disposizioni previste per la limitazione del contagio. Chiusi e multati 10 locali.
Contagi in calo in Italia, ma aumentano le vittime
Cala il numero dei nuovi contagiati da coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia: secondo i dati del ministero della Salute sono 190 i nuovi positivi, a fronte dei 219 rilevati ieri. Le nuove vittime sono invece 13, per un numero complessivo di 35.058 decessi. I casi totali da coronavirus salgono a 244.624. Gli attualmente positivi sono ora 12.404 (-36), i guariti 197.162 (+213). I nuovi positivi per il Covid sono 56 in Lombardia, 42 in Emilia Romagna, 42 in Veneto, 12 in Liguria e 14 nel Lazio, le altre regioni hanno incrementi a una sola cifra, tranne Marche, Puglia, Valle d’Aosta, Umbria, Sardegna, Calabria, Molise, Basilicata e provincia autonoma di Bolzano che non registrano alcun nuovo caso. I pazienti in terapia intensiva sono 47, due in meno rispetto a ieri, i ricoverati con sintomi sono 745 (+2), quelli in isolamento domiciliare sono 11.648 (-36). I tamponi nelle ultime 24 ore sono stati 24.253, in diminuzione rispetto a ieri.
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