Calabria
Mario Oliverio rompe il silenzio “in campo per ricostruire la sinistra calabrese”
Conferenza stampa per l’ex presidente della Regione “sono qui non per ricandidarmi a ruoli istituzionali o politici, ma per mettere in campo un progetto politico che ricostruisca, attraverso il confronto, la storia della sinistra in Calabria che non può essere dispersa”
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COSENZA – Torna in campo Mario Oliverio dopo mesi di silenzio e dopo la gurra intestina con il Pd e il passo indietro alle candidature delle ultime regionali. Nessun ritiro dalla scena politica ma anche nessuna ricandidatura. Un lavoro dal basso per ricostruire la sinistra calabrese, forte della propria storia politica. “Sono qui per mettere in campo un progetto politico che ricostruisca, attraverso il confronto, la storia della sinistra in Calabria che non può essere dispersa” ha detto l’ex presidente della Regione Calabria e presidente della fondazione ‘Europa, Mezzogiorno, Mediterraneo‘, durante la conferenza stampa- webinar intitolato ‘Sud d’Europa’ che ha lanciato il progetto politico #entriamonelmerito.
“Dopo la vicenda del Covid – ha spiegato Oliverio – riprendo la mia attività politica rilanciando la fondazione della quale sono presidente, avviando tavoli di confronto che coinvolgeranno le forze sociali, l’università, le professioni, per un confronto che va alimentato sui problemi. Noi abbiamo un deficit di discussione molto serio e dobbiamo tornare ad alimentare il dibattito che allo stato non c’è. È un movimento politico che interviene nel processo di depauperamento, di desertificazione della sinistra che stiamo vivendo. Dobbiamo liberarci da un approccio distorto della politica che sia frutto dell’idea che fare politica non significa avere una funzione di potere”.
Non cerco candidature, ma solo dare un contributo
Oliverio ci tiene a precisare che da parte sua “non c’è alcun spirito di rivalsa, ma solo l’intenzione di offrire un contributo”. E sottolinea che non ha nessuna velleità di candidature ” ho solo un assillo – ha detto – quello di poter affermare in queste terra la possibilità di riscatto e di farlo avendo la consapevolezza che questo riscatto o parte da noi o nessuno ci regala nulla. Lo ripeto, non c’è nessuna candidatura a livello istituzionale e politico, ma solo una grande preoccupazione a non dilapidare un patrimonio e a proiettarlo in un progetto di più ampio respiro, coinvolgendo sopratutto i giovani. Il PD? Non sento Zingaretti da dicembre, quando ho ritirato la mia candidatura ma non voglio entrare in questa discussione”. E sull’operato del governo regionale l’ex governatore non ha espresso alcun giudizio, affermando “che sei mesi sono troppo pochi per giudicare il lavoro di altri“.
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