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Coronavirus, Tocilizumab funziona su polmoniti gravi: riduce le probabilità di morte

Italia

Coronavirus, Tocilizumab funziona su polmoniti gravi: riduce le probabilità di morte

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Spegnendo l’infiammazione si riducono le possibilità di andare incontro a decesso e di essere intubati. I risultati di uno studio italiano pubblicati su The Lancet Rheumatology

 

MODENA – L’utilizzo di Tocilizumab, in aggiunta alle terapie standard per Covid-19, nei pazienti più gravi riduce di un terzo le probabilità di morte e le possibilità di andare incontro a ventilazione meccanica. E’ questo, in estrema sintesi, il messaggio che emerge da un ampio studio tutto italiano, emiliano-romagnolo, pubblicato sulle pagine della rivista The Lancet Rheumatology.

Si tratta dello studio su pazienti con polmonite grave più importante al mondo per quanto riguarda numerosità e metodologia statistica: ha dimostrato che su un campione di 544 pazienti affetti da polmonite severa il farmaco ha ridotto la mortalità del 75% portandola dal 20% al 7%. Lo studio è stato coordinato dalla prof. Cristina Mussini di UNIMORE, Direttore della Struttura Complessa di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena.

USATO PER L’ARTIRTE E PER EVITARE LA TEMPESTA DI CITOCHINE DELLE CAR-T
Essendo Covid-19 una malattia in cui si genera una potente infiammazione a livello polmonare, una delle possibili strategie per migliorare la sintomatologia è rappresentata dall’utilizzo di molecola antinfiammatoria. Una di esse è Tocilizumab, un anticorpo già in commercio per il trattamento dell’artrite reumatoide e utilizzato anche per spegnere l’infiammazione nei malati di cancro sottoposti alle Car-T. Tocilizumab agisce bloccando la produzione dell’interleuchina-6, una potente molecola infiammatoria prodotta dal sistema immunitario in risposta all’infezione virale.

TOCILIZUMAB FUNZIONA
Sperimentato a partire dalla Cina sui pazienti più gravi, finalmente lo studio italiano ha contribuito a fare luce sulla reale efficacia del trattamento. Se prima infatti l’utilità o meno di Tocilizumab si basava sull’aneddotica dei clinici in corsia, oggi grazie al contributo degli scienziati italiani si è fatta finalmente luce sull’utilità del farmaco. Nello studio, che ha coinvolto 544 pazienti con sintomi importanti di Covid-19, 179 hanno ricevuto Tocilizumab in aggiunta alla terapia standard. Dalle analisi è emerso che l’utilizzo del farmaco ha portato ad una riduzione di un terzo delle morti, passando dal 20% al 7%. Non solo, Tocilizumab ha giocato un ruolo fondamentale nell’evitare che molti pazienti peggiorassero andando incontro alla necessità di essere intubati.

UN’ARMA IN PIU’ CONTRO COVID-19
Un ottimo risultato, seppur da confermare con ulteriori studi, che va ad aggiungersi a quelli ottenuti grazie alla sperimentazione con altre molecole. Se infatti una cura efficace contro Covid-19 non esiste, l’utilizzo di più strategie terapeutiche sta migliorando notevolmente le probabilità di superare l’infezione. Utilizzo del plasma, remdesivir, anticoagulanti, desametasone e tocilizumab rappresentano le armi ad oggi a disposizione per combattere Sars-Cov-2.

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