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Calcio: Il Cosenza batte la Cavese ed è secondo
 
																								
												
												
											COSENZA – La gioia arriva sui titoli di coda dell’extra time. C’è voluto il Cosenza tutto cuore, grinta e orgoglio per battere la Pro Cavese. Il 2-1 finale è uno di quei risultati che valgono molto di più dei tre punti
conquistati. Nonostante il divario in classifica, la gara è stata equilibrata. Ovviamente per colpa dei Lupi che, continuano, soprattutto, tra le mura del San Vito, ad essere vittime e carnefici di se stessi. Il gol di Piromallo, all’ottavo del primo tempo, aveva fatto pensare a tutti, squadra in primis, che la gara da quel momento in posi sarebbe stata in discesa. Macchè. Il Cosenza regge, in qualche circostanza sbanda e in qualche altra, come al solito, manca il gol della sicurezza. Il primo tempo si chiude sull’1-0. La ripresa si riapre con lo stesso canovaccio tattico dei primi 45′. Il Copsenza gioca, controlla e cerca di segnare, la Pro Cavese, squadra scorbutica, ben messa in campo e dall’atteggiamento arcigno, non ci sta a fare la vittima sacrificale e si affaccia sovente nella trequarti dei padroni di casa. Un grande D’Antuono, pipelet campano, arriva in un paio di circostanze a strozzare in gola ai silani l’urlo del raddoppio: al 53′ vola su Liotti, due minuti dopo si ripete su Mosciaro. Il tempo passa e il Cosenza cerca di addormentare la gara, provando a gestire lo striminzito vantaggio. La legge non scritta del calcio, conferma la sua saggia popolarità: gol sbagliato, gol preso. E’ il 72′, quando Alfano, in una delle poche azioni di rimessa, beffa la difesa del Cosenza, riuscendo a tirare in porta. Il tiro è sporco. Straface anzichè bloccarlo, si limita a deviarlo. La difesa silana s’addormenta e Russo beffa l’estremo difensore rossoblù. Il tempo per rimediare c’è, ma i rossoblù sembrano spenti, in debito d’ossigeno e con poca lucidità mentale. Prima del 90′, il quarto uomo segna 5 minuti di recupero. Il Cosenza allora lascia da parte la tecnica e punta tutto sul cuore e sull’orgoglio. Quando ormai l’1-1 sembra cosa fatta e il rammarico per un’altra occasione persa manda in tilt le coronarie e i succhi gastrici dei tifosi silani, arriva il gol del sorpasso, firmato da Parenti. Il gol è da goleador. Il difensore raccoglie un cross, lo stoppa e tira. E’ il gol vittoria, è la rete dell’apoteosi. I tre punti permettono a Mosciaro e soci di piazzarsi al secondo posto, sorpassando la Gelbison, caduta a Caltanissetta, contro la Nissa. Ora i Lupi hanno solo un punto di svantaggio dal Messina. La corsa è ripresa. Buona la domenica anche delle altre calabresi. Due colpi esterni (rispettivamente ad Acireale e Ragusa) per la Vibonese e il Sambiase; pareggio esterno contro il Ribera per il Montalto, che resta al quarto posto, con 22 punti.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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