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Vibo, escalation d’intimidazioni
 
																								
												
												
											VIBO VALENTIA – Inquietanti avvertimenti. Il territorio comunale di Vibo Valentia assomiglia sempre di più ad un far west. La recrudescenza criminale e la strafottenza ‘ndranghetista “strozzano” ogni sviluppo economico-sociale e imprenditoriale. Non c’è giorno, purtroppo, che la cittadina vibonese trovi spazio e risalto per fatti di sangue e di intimidazioni. Gli episodi in questione non si contano. Dopo la clamorosa intimidazione all’impresa “Marasco” di Rombiolo dell’altro ieri che ha chiuso il cantiere, ieri notte gli agenti della volante della questura di Vibo Valentia, hanno rinvenuto una busta con una tanica di liquido infiammabile in via Fiorentino dove l’impresa “Romano” di Mileto sta rifacendo un tratto di strada per conto del Comune nel centro abitato. Sul fatto sta indagando la squadra mobile diretta, dal vice questore Antonio Turi. Altra lettera con minacce di morte è stata inviata al sindaco d’Acquaro per aver affidato i lavori di ampliamento del cimitero del paese a una impresa anziché un’altra. In prima linea, contro lo strapotere delle fameliche cosce vibonesi c’è il procuratore capo della Repubblica, Mario Spagnuolo e il suo pool di pm.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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