Calabria
Sileri sotto scorta, minacciato anche da un dirigente con esperienze in Calabria
Tra i soggetti coinvolti c’è anche un dirigente della sanità con esperienze in Calabria. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per “minacce gravi
ROMA – Il viceministro Pierpaolo Sileri minacciato, da alcuni giorni è sotto scorta e nel mirino ci sarebbe la sua attività politica. Inoltre nellʼinchiesta sarebbe coinvolto anche un dirigente nel campo sanitario che ha assunto anche ruoli dirigenziali tra Roma e Calabria. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per “minacce gravi” e il procedimento sul quale vige al momento il più stretto riserbo, è stato aperto contro ignoti. Il viceministro sarebbe stato già ascoltato dai magistrati. Tra le minacce ricevute anche un biglietto trovato sul parabrezza della sua auto. A Sileri, del Movimento 5 Stelle, è stata assegnata di conseguenza una scorta, un agente di pubblica sicurezza, per avere subito pressioni per tentativi di corruzione e minacce in relazione alla sua attività politica e in particolare alla destinazione dei fondi pubblici per l’emergenza coronavirus.
Tentativi di corruzione da colletti bianchi
“Più si sale in vetta, più tira il vento. Il nostro dovere è dare il massimo”, ha commentato Sileri. Ed ora si scava su alcune figure che in passato potrebbero aver avuto rapporti di conflitto con lo stesso Sileri. Le pressioni e le minacce avrebbero costretto il vice ministro a cercare di tutelarsi, visto il suo ruolo, per dimostrare di aver la schiena dritta di fronte al peso del suo incarico. Un impegno, quello di Sileri, che risulta ancora più delicato in piena emergenza Covid, dove sono già emersi su altri fronti, gli appetiti di funzionari pubblici e privati relativamente ai nuovi appalti milionari della sanità.
Sul fronte politico sono stati numerosi gli attestati di solidarietà ricevuti, in particolare dal suo partito, i Cinque Stelle. Tra i primi, il ministro deli Esteri, Luigi Di Maio: “Avanti così, siamo tutti con te, hai il nostro sostegno. Non ci facciamo intimidire da nessuno”, commenta Di Maio. “Lo invito ad agire a testa alta come ha fatto sempre, specialmente durante l’emergenza Covid-19. Sono certo che non si lascerà intimidire”, aggiunge il ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Solidarietà anche dal presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra: “Fare il proprio dovere spesso significa esporsi a rischi di ritorsione. Ma Sileri è uno che difficilmente si intimorisce”. Parole di vicinanza a Silera anche dal sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, e dal viceministro allo Sviluppo Economico, Stefano Buffagni: “Questo accade a chi non si piega”.
“Un caro abbraccio a Pierpaolo Sileri. Le minacce non fermeranno il lavoro di questi mesi” ha scritto infine su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Social