Ionio
Corigliano, carabinieri sequestrano refurtiva per 80 mila euro
 
																								
												
												
											Il materiale è stato trovato all’interno di un magazzino adiacente all’abitazione in cui vivono 4 soggetti dell’est europeo, ma i cui locali sono intestati ad un noto pregiudicato coriglianese, già sorvegliato speciale
CORIGLIANO CALABRO (CS) – I carabinieri hanno fatto irruzione in un grande magazzino del centro storico coriglianese, in contrada Ierpietro, dove hanno rinvenuto centinaia di pezzi fra materiale di edilizia, macchinari agricoli, tubi di rame, rubinetteria, impalcature e molto altro, per un ammontare della refurtiva stimato in oltre 80mila euro.
Il materiale è stato trovato all’interno di un magazzino adiacente all’abitazione in cui vivono 4 soggetti dell’est europeo, ma i cui locali sono intestati ad un noto pregiudicato coriglianese, già sorvegliato speciale. Appena entrati i carabinieri si sono trovati di fronte a montagne di materiale accatastato, di cui i soggetti non sapevano dare giustificazione, né provarne la loro provenienza. Centinaia di pezzi fra materiale elettrico, macchinari agricoli di ogni tipo, mille litri di carburante agricolo contenuto in diversi bidoni di plastica, bobine di rame, rubinetteria e termosifoni ancora imballati, impalcature e ponteggi, nonché, addirittura, una lavatrice industriale smontata.

I militari, hanno fatto un minuzioso inventario di tutto il materiale sottoposto a sequestro penale. Nei giorni scorsi, tante sono state le segnalazioni, da parte di imprenditori, di furti avvenuti nei propri depositi. Oltre 80 mila euro il bottino quantificato, ma molto non era neanche stato denunciato perché sottratto a ditte in stato di fallimento o liquidazione, e che solo grazie al minuzioso lavoro dei militari, si è riusciti a risalire ai legittimi proprietari. Per i quattro soggetti romeni, d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari, è scattata una denuncia per il reato di ricettazione in concorso, mentre proseguono le indagini per accertare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti italiani.
 
                        
 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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