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Coronavirus, secondo decesso all’ospedale a Crotone

Calabria

Coronavirus, secondo decesso all’ospedale a Crotone

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Una nuova e drammatica giornata quella di ieri. Con l’uomo di Crotone sale a 4 il numero dei decessi in Calabria nella sola giornata di ieri

 

CROTONE – Si è spento all’ospedale San Giovanni di Dio, un paziente di 66 anni, ricoverato nell’unità di Terapia Intensiva da qualche giorno. Secondo quanto emerso l’uomo era affetto da diverse patologie che potrebbero aver aggravato il suo quadro clinico. Si tratta di un professionista che potrebbe aver contratto il virus da un collega. Il 66enne era stato trovato positivo al Covid 19 il 15 marzo scorso e ricoverato in ospedale, le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate nel pomeriggio di ieri ed è spirato nella tarda serata. E’ la seconda vittima della pandemia nella provincia di Crotone, nello specifico nel capoluogo. Il primo decesso, un uomo di 65 anni con patologie pregresse, risale a giovedì 19 marzo, giusto una settimana fa. Al momento i contagiati nella provincia di Crotone sono 78. Sale, dunque, a 15 il numero delle persone decedute in Calabria dall’inizio dell’epidemia.

“Purtroppo piangiamo la seconda vittima di questa epidemia che non sta risparmiando sconcerto e dolore anche al nostro territorio come in tutto il paese” scrive il commissario straordinario del Comune di Crotone, Tiziana Costantino. “La comunità crotonese – continua – si stringe al dolore delle famiglie così come è vicina a quanti in queste ore vivono la sofferenza della malattia. Quando, ogni sera, arrivano le comunicazioni dei bollettini delle autorità sanitarie – aggiunge Costantino – non possiamo fare a meno di pensare che dietro quei numeri ci sono persone. Ci sono famiglie. A tutti loro va la nostra vicinanza. Proprio per il rispetto che si deve a queste persone ed a quanti si stanno adoperando in tutti i settori per assicurare cure, assistenza, servizi, sicurezza è importante non solo essere uniti ma rispettare le norme e le indicazioni governative. Con un senso di responsabilità condiviso, restando uniti ma distanti, potremo superare – conclude – insieme questi momenti di difficoltà”.

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