Cosenza
Cosenza, accusata di aver messo in vendita giochi con marchi contraffatti. Assolta
Era accusata di aver messo in vendita quasi 3.500 giochi contraffatti e raffiguranti noti personaggi dei cartoon. La titolare dell’esercizio commerciale di nazionalità cinese è stata invece assolta perché il fatto non sussiste
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COSENZA – Il tribunale di Cosenza, nella persona della Dottoressa Formoso, ha assolto perché il fatto non sussiste la titolare di una attività commerciale, accusata di ricettazione non che di aver messo in vendita materiale contraffatto. La donna, di nazionalità cinese, difesa dagli avvocati Chiara Penna e Giorgio Loccisano, secondo la guardia di finanza intervenuta con una perquisizione nella sua attività, avrebbe messo in vendita 3.469 giochi raffiguranti personaggi di fantasia Wall Disney Hello Kitty e Spider-Man al fine di procurarsi un profitto, pur conoscendone la provenienza poiché merce oggetto di contraffazione. Tesi sostenuta anche dalla Procura che ne chiedeva la condanna, ma smontata invece dai due avvocati in sede di dibattimento.
Gli avvocati Penna e Loccisano, infatti, evidenziando anche delle irregolarità al momento della perquisizione, avvenuta senza provvedere alla traduzione degli atti nella lingua della allora indagata, hanno rilevato come in ogni caso la donna non fosse a conoscenza della provenienza illecita del bene, che in verità contraffatto non era. Gli oggetti, infatti, pur rappresentando dei personaggi di fantasia noti, non erano in grado, per come raffigurati, di ledere il bene della fede pubblica poiché eventualmente si sarebbe trattato di falsi grossolani. Ipotesi accolta dal tribunale e dal giudice che ha assolto la titolare dell’attività.
Una nota: la donna, che non torna in Cina da circa un anno così come i suoi familiari, non era presente in aula e non ha potuto partecipare alla sua udienza poiché è costretta in casa a causa della paura immotivata della diffusione del coronavirus che sta mettendo arrischio diverse attività quali dei suoi connazionali.
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