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Blitz Arsenico, Meetup 5 Stelle Bisignano: “via i responsabili di questo scempio”

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Blitz Arsenico, Meetup 5 Stelle Bisignano: “via i responsabili di questo scempio”

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“Vadano via i responsabili e corresponsabili di questo scempio”. Così il Meetup 5 stelle Bisignano a seguito dell’operazione Arsenico

 

BISIGNANO (CS) – “Non bastavano le preoccupazioni e le voci di popolo che da anni circolavano sul depuratore, le coraggiose prese di posizione dei cittadini, le schiume sospette e documentate nel fiume, il contenzioso con il Comune finanche per tentare di acquisire la proprietà del terreno comunale, l’interrogazione parlamentare“.

“L’inchiesta della magistratura ha ricostruito con indagini e campionamenti come e che genere di veleni sarebbero stati sversati direttamente nel Mucone. Il Procuratore della Repubblica Spagnuolo parla di “veleni” e ha dichiarato che l’impianto “inquinava in modo spaventoso”. Sempre secondo il Procuratore della Repubblica, le più grosse aziende presenti sul territorio nazionale, tra cui l’Ilva, avrebbero portato nel nostro territorio rifiuti pericolosi. Gravi e non quantificabili sarebbero i danni per ambiente, salute umana, biodiversità e territorio attraversato, fino al mare, di acque avvelenate”.

“Anche l’agricoltura bisignanese – prosegue la nota del Meetup – ha avuto un danno di immagine non indifferente. Sarà pure compito della magistratura accertare le responsabilità personali degli indagati, ma l’ Amministrazione comunale ha il dovere di agire in via precauzionale per salvaguardare salute ed ambiente del nostro territorio: l’intera comunità bisignanese lo chiede. Non ha più senso nemmeno il contenuto della determinazione n. 59 del 5/2/2020, con cui il Comune paga alla Consuleco srl “la manutenzione ordinaria e straordinaria puntuale di tutti gli impianti, compresi quelli di proprietà Comunale, nonché la relativa conduzione in cambio della disponibilità del terreno di proprietà del Comune” e ciò fino al 15 marzo 2020″.

“Ci chiediamo come ora la Consuleco SrL possa garantire tale manutenzione e conduzione mettendo a disposizione quota parte dei suoi impianti di proprietà se questi sono stati sottoposti a sequestro giudiziario per i reati che vengono contestati a seguito delle indagini. Su quali basi e condizioni dovrebbero ancora basarsi i rapporti con il nostro Comune? Il sindaco e la sua giunta non barattino salute ed ambiente del nostro territorio e della Valle del Crati con altre logiche. Non siamo disposti a tollerarle”.

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