Cosenza
Cosenza, processo “Mater”. Quindici condanne e due assoluzioni in primo grado
 
																								
												
												
											Il tribunale collegiale di Cosenza ha emesso la sentenza di primo grado nel processo “Mater”, nome dato all’inchiesta coordinata dalla procura di Cosenza e condotta dai carabinieri nel 2017 sullo spaccio di droga in città dopo la denuncia di una “mamma coraggio” nei confronti del figlio finito nel baratro dei debiti di droga
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COSENZA – Quindici condanne, due assoluzioni e la trasmissione degli atti in procura per 11 persone accusate di calunnia e falsa testimonianza. Si è concluso questa mattina, nel tribunale di Cosenza in composizione collegale, il processo di 1 grado “Mater“ dall’inchiesta coordinata dalla procura di Cosenza e condotta dai carabinieri nel 2017 che ha smantellato una rete di spacciatori nella città dei Bruzi e che portò all’esecuzione di e 35 misure cautelari e 9 obblighi di dimora, per assuntori e spacciatori di sostanze stupefacenti. Inchiesta che fece molto scalpore non solo perché partita dalle denuncia di una “mamma coraggio” nei confronti del giovane figlio, per salvarlo dai debiti di droga e dai continui ricatti. La donna si era rivolta, disperata, ai carabinieri di Cosenza che poi seguirono l’inchiesta e ricostruendo in modo certosino circa 700 eventi di spaccio in ogni angolo della città: da Via Panebianco a Vaglio Lise, da Cosenza Vecchia al quartiere San Vito, e che vedeva coinvolti anche ragazzi giovanissimi come assuntori. Chiusa l’istruttoria dibattimentale, il pubblico ministero Giuseppe Cozzolino, a ottobre, nel corso della sua requisitoria aveva ripercorso l’intera vicenda contenuta in più di 200 capi d’imputazioni ed emesso le sue richiedete di condanne. Questa mattina la sentenza di primo grado nel tribunale di Cosenza che ha visto assolti con formula piena Luigi Storino e Walter Filice, mentre sono state 15 le condanne:
Mirko Capizzano – 5 anni e 2 mesi di reclusione
Giuseppe Gozzi – 4 anni di reclusione
Marco Perna  – 3 anni e 9 mesi di reclusione
Donovan Falbo – 2 anni e 7 mesi di reclusione
Ernesto Mele – 2 anni di reclusione
Salvatore Calandrino – 1 anno e 6 mesi di reclusione
Francesco Mazzei – 1 anno 6 mesi reclusione
Agostino Ritacco – 1 anno e 2 mesi di reclusione
Gianluca Polillo – 10 mesi di reclusione
Francesco Mosciaro –  8 mesi di reclusione
Francesco Angelo Bartolomeo – 7 mesi di reclusione
Giuseppe Cofone –  7 mesi di reclusione
Antonio Andali – 6 mesi di reclusione
Alberto Novello – 6 mesi di reclusione
Stefano Giannini – 4 mesi di reclusione
Inoltre, come richiesto dal Pubblico Minister Giuseppe Cozzolino, durante la sua requisitoria, il tribunale ha disposto la trasmissione degli atti alla procura per l’accusa di calunnia nei confronti di Vincenzo Aiello, Daniel Pugliese, Andrea Zicarelli, Giuseppe Pugliese e Tommaso Sigillo. Per falsa testimonianza Giampaolo Arcuri, Gaglianese Riccardo, Carpino Luigi, Maria De Ruvo e Pamela D’Ambrosio. Per calunnia e falsa testimonianza, infine, Antonio Germano.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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