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“Thomas”: Rizzuto e Lerose ai domiciliari ma il cardiologo Sestito resta in carcere

Calabria

“Thomas”: Rizzuto e Lerose ai domiciliari ma il cardiologo Sestito resta in carcere

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Erano stati arrestati nell’ambito dell’operazione “Thomas”, lo scorso 15 gennaio. Per due di loro scattano i domiciliari mentre Alfonso Sestito, il medico cardiologo, resta in carcere

 

CROTONE – Dopo gli interrogatori di garanzia, in due finiscono ai domiciliari mentre il medico cardiologo resta dietro le sbarre. I tre Alfonso Sestito, Ottavio Rizzuto e Rosario Lerose erano finiti in manette lo scorso 15 gennaio nell’ambito dell’operazione Thomas con l’accusa di associazione mafiosa, estorsione, abuso d’ufficio, traffico di influenze illecite, omessa denuncia di reato da parte di un pubblico ufficiale, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico. Tutti reati aggravati dalle modalità mafiose.

Questa la decisione presa ieri dal Gip Distrettuale di Catanzaro, Giulio De Gregorio, dopo gli interrogatori di garanzia dei tre. Ottavio Rizzuto e Rosario Lerose vanno ai domiciliari mentre per Sestito, medico cardiologo, a cui si contesta l’associazione mafiosa, l’accusa è di aver finanziato alcuni affari della cosca Grande Aracri di Cutro nel settore immobiliare e per questo resta in carcere. Rizzuto, presidente della Bcc del Crotonese, è accusato insieme all’imprenditore Lerose, anche di concorso esterno per aver favorito la cosca dei Grande Aracri al tempo in cui era dirigente dell’ufficio tecnico del Comune, assegnando dei lavori alla Idroimpianti, azienda di Lerose e considerata vicina al clan.

 

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