Cosenza, controlli all’autostazione. Due denunce per spaccio di droga

Controlli straordinari degli uomini della Polizia di Stato che ieri sera hanno passato al setaccio l’area delle autolinee

COSENZA – La squadra volante della Questura di Cosenza ieri sera ha eseguito mirati servizi di controllo del territorio insieme agli equipaggi del Reparto prevenzione crimine nella zona dell’autostazione. Nell’ambito del servizio sono stati denunciati due soggetti, entrambi stranieri, un 21enne J.K. e una ragazza di 19 anni, O.F. per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti li hanno fermati, dopo una loro breve fuga, e il 21enne avrebbe anche tentato di disfarsi di due involucri nei quali, è stato accertato, c’era della marijuana. La ragazza invece, avrebbe tentato in tutti i modi di occultare un borsello, dove all’interno i poliziotti hanno trovato una bilancia di precisione e la somma di 365 euro in contanti e in banconote di piccolo taglio. Entrambi sono stati denunciati. Nel corso della serata infine, un altro giovane di 23 anni è stato sorpreso dagli agenti a fumare dell’hashish e deferito con una sanzione amministrativa alla Prefettura di Cosenza.

Brutia Commercianti “serve un posto di polizia fisso”

“Alla luce degli ultimi eventi di cronaca che registrano, ancora una volta, arresti per  spaccio e detenzione di stupefacenti, l’associazione Brutia commercianti continua a chiedere, con forza, che venga istituito nell’aria un posto fisso di polizia, in questa zona dove spaccio, prostituzione   e ogni tipo di episodi di violenza sono quotidiani. Altre due storiche aziende commerciali, che operavano nei pressi di questo sito da oltre 50 anni, hanno chiuso i battenti negli ultimi giorni. Questo  – continua l’associazione – è un segnale sempre più forte e chiaro della pericolosissima situazione di abbandono e degrado che l’autostazione di Cosenza sta vivendo in questo ultimo periodo. L’appropriazione da parte di chi opera il malaffare dell’intera area, e quindi la possibilità sempre maggiore, da parte di questi individui, di poter operare in un’area sempre più abbandonata a se stessa, dove  neanche il controllo dei singoli commercianti è ora possibile, sta portando la situazione a un sempre più evidente punto di non ritorno. Temiamo – conclude la nota dell’associazione – che possa accadere il peggio, lo abbiamo denunciato più volte insieme alla Faisa Confail. Facciamo quindi appello, a chi di dovere, nonché al nostro prefetto, perché si ponga un rimedio sicuro e duraturo a questo stato di cose”.