Calabria
“Candidati di dubbia moralità”, Fiamma Tricolore non presenterà liste
Il segretario regionale del movimento Francesco De Leo, ha annunciato agli iscritti e sostenitori che il partito non presenterà una propria lista alle elezioni del prossimo 26 gennaio
CATANZARO – Il coordinamento regionale della Fiamma Tricolore ha deciso di non essere presente alle prossime elezioni regionali di gennaio in Calabria. Lo ha comunicato a dirigenti e iscritti il segretario regionale del movimento Francesco De Leo. “Una legge elettorale che va oltre la vergogna e pone uno sbarramento al 15% per chi decida di correre da solo – spiega un comunicato – impedisce di fatto la partecipazione democratica alle elezioni regionali calabresi non solo della Fiamma ma di tutti quei partiti che decidano di non scendere a compromessi con l’attuale classe dirigente. Con tale sbarramento, nessun partito, grande o piccolo che sia, ha la possibilità di viaggiare da solo ed è pertanto costretto ad imbarcarsi in coalizioni di dubbia composizione”.
Nel corso dell’ultimo mese, si sottolinea, “la Fiamma Tricolore, che spesso in passato ha fatto parte del cosiddetto centro-destra, è stata un valido interlocutore della coalizione a cui avevamo tra l’altro lanciato il suggerimento di candidare Wanda Ferro alla presidenza della regione. Un candidato competente che avrebbe trovato il nostro favore e, siamo certi, anche quello dei calabresi. Proprio il suo partito però, Fratelli d’Italia, tra un arresto e l’altro, ha deciso di sacrificare e barattare la Calabria per puntare alla candidatura di Fitto in Puglia. Non di meno la Lega che ha mostrato per la nostra regione il massimo disinteresse e disprezzo ponendo veti continui ed ostacoli agli alleati tanto che si è arrivati a designare un candidato alla presidenza appena una settimana prima della presentazione delle liste. Pensavamo che il segnale lanciato fosse dunque quello di un rinnovamento della classe dirigente: ci sbagliavamo. Chi poneva i veti ha infatti dimostrato che il nome di Occhiuto non era gradito non per salvaguardare il bene dei calabresi come dichiarato, bensì per lotte personali ed è poi finito ad imbarcare sepolcri imbiancati con i quali la Fiamma Tricolore non vuole avere nulla a che spartire. Ringraziamo pertanto i nostri interlocutori di Fratelli d’Italia e Forza Italia ma a loro – scrive la segreteria regionale della Fiamma – diciamo chiaramente che il nostro Movimento Sociale non può riconoscersi in uno schieramento, quello di centro destra, che senza programma alcuno, candida personaggi di dubbia moralità molti dei quali appartenenti, e quindi complici, a quella maggioranza di Oliverio che ha gettato la nostra regione sempre più nel baratro ed è assurta alle cronache più per motivi giudiziari che per quanto fatto in questi cinque anni. Il nostro glorioso simbolo – scrive ancora la Fiamma calabrese – non si può lordare di tale compagnia. Bastino queste parole a descrivere il disprezzo totale per il trasformismo che queste liste metteranno in campo. Per un vero cambiamento avevamo chiesto, sperato, che il nome del candidato arrivasse dalla società civile auspicando noi in primis una discesa in campo del dott. Callipo, imprenditore importante e coraggioso. Peccato – scrive il Msi-Fiamma Tricolore – che questa discesa in campo sia avvenuta tra le fila di un partito di cui gli arrestati e gli indagati non si contano più finendo per diventarne una marionetta nelle mani di quel che resta del pregiudicato Pd calabrese”
Social