Calabria
Consiglieri indagati, il presidente del Consiglio comunale: «stima per i colleghi»
 
																								
												
												
											Il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro Marco Polimeni, attraverso una nota stampa, esprime solidarietà ai colleghi raggiunti da un avviso di conclusione indagini
CATANZARO – “Ho appreso del provvedimento giudiziario notificato ai colleghi consiglieri e, non conoscendo nel dettaglio i contenuti delle indagini, tengo a precisare il profondo rispetto e la massima fiducia nei confronti degli Organi inquirenti. Allo stesso tempo, non posso che sottolineare la stima che nutro nei confronti dei consiglieri comunali ai quali è stato notificato l’avviso: ho avuto modo di conoscere e apprezzarne l’impegno istituzionale, chi in maggioranza, chi dall’opposizione, di ognuno di loro”. Lo afferma il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro Marco Polimeni. “Sono certo, avendo piena contezza dello svolgimento delle commissioni consiliari – prosegue – che gli amministratori coinvolti sapranno chiarire individualmente, nelle sedi opportune, la propria posizione. Essendo un avviso di conclusione indagini quello notificato ai 29 consiglieri, dunque il primo passaggio di un sistema giudiziario assolutamente garantista, mi riservo, in qualità di presidente dell’assemblea, di mettere in atto i più opportuni approfondimenti e confronti con gli stessi consiglieri nell’interesse del Comune che, in questi anni, ha portato avanti progetti e iniziative mirate allo sviluppo della città capoluogo”.
Le dichiarazioni di Roberto Guerriero, uno dei 4 consiglieri comunali di Catanzaro non indagati
“Sono provato, rammaricato e dispiaciuto per la mia città. Ognuno saprà difendersi nelle sedi opportune però oggi più che mai Catanzaro non meritava tutto questo. Faccio politica per passione e non per bisogno e quello che è accaduto mi rattrista molto”. A dirlo Roberto Guerriero, uno dei 4 consiglieri comunali di Catanzaro non indagati nell’inchiesta della Procura sui rimborsi per false sedute di commissione. Guerriero, della lista Socialisti e democratici con Mottola D’Amato, è componente delle commissioni due e cinque, ma già da oltre un anno non vi partecipava per scelta politica, annunciata in consiglio, non ritenendo le commissioni “qualificate e qualificanti. Non mi piaceva il contesto che si era venuto a creare”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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