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Migranti bloccano porto di Gioia Tauro: “Dateci i documenti”. Investito un manifestante

Calabria

Migranti bloccano porto di Gioia Tauro: “Dateci i documenti”. Investito un manifestante

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Un’auto ha cercato di uscire dal porto investendo uno dei migranti che ha dovuto fare ricorso alle cure del 118

 

SAN FERDINANDO (RC) – Si sono presentati poco dopo le 7 bloccando gli accessi di entrata e uscita dal porto di Gioia Tauro, un gruppo di migranti che vive nella tendopoli di San Ferdinando, chiedendo documenti per poter lavorare nei campi della Piana. Durante il blocco hanno distribuito un volantino con le loro rivendicazioni. Momenti di tensione, nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, quando un’auto ha cercato di uscire dal porto investendo uno dei migranti che ha dovuto fare ricorso alle cure del 118.

“Le istituzioni – dicono i migranti – ci negano il permesso di soggiorno, costringendoci a dormire in tende o container e a lavorare per pochi euro l’ora senza contratto. Abbiamo deciso di scendere in strada e fare in modo di far capire che i nostri desideri non si possano più ignorare. Ci scusiamo per il disagio, ma non abbiamo altra scelta”. Sul posto oltre a personale della Port security, anche polizia, carabinieri e finanzieri che stanno cercando di mediare con i manifestanti.

AGGIORNAMENTO – Tolto il blocco dei migranti

Hanno tolto il blocco posto all’ingresso del porto di Gioia Tauro e sono saliti su due pullman diretti a Reggio Calabria i migranti che dalle 7 protestavano davanti al gate portuale chiedendo che le istituzioni diano loro i documenti necessari per poter lavorare. I migranti sono diretti a Reggio Calabria dove una loro delegazione sarà ricevuta in Prefettura per esporre le loro ragioni.

E’ così potuta riprendere normalmente l’attività all’interno dello scalo. Il blocco dell’ingresso, infatti, aveva impedito a numerosi lavoratori del turno che inizia alle 7 di entrare a lavorare. Così, nel porto l’attività è andata avanti per alcune ore al 50% delle possibilità. Contestualmente, anche i lavoratori che avevano finito il turno sono potuti uscire dallo scalo.

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