Calabria
Sversamento e traffico di rifiuti: scoperto sistema criminale organizzato, 20 arresti
 
																								
												
												
											L’operazione è scattata alle prime ore di oggi da parte della Polizia di Stato, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Catanzaro e della Procura di Lamezia Terme
CATANZARO – La Polizia sta eseguendo 20 ordinanze di custodia cautelare emesse dai gip dei rispettivi Tribunali a carico di numerosi soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti ed inquinamento ambientale.
Le indagini, condotte dai poliziotti della Squadra Mobile di Catanzaro e dal Commissariato di Lamezia Terme, supportate da intercettazioni telefoniche, hanno fatto emergere l’esistenza di vero e proprio sistema criminale organizzato che gestiva in modo illecito la filiera del recupero e dello smaltimento dei rifiuti, che venivano sversati all’interno di discariche abusive site nel comprensorio lametino.
“Oggi siamo più forti – ha dichiarato il procuratore Nicola Gratteri – e questa operazione testimonia il recupero di credibilità della magistratura”. “La tematica ambientale ci sta molto a cuore”, ha dichiarato invece il procuratore di Lamezia Terme Curcio. Gli arresti sono stati eseguiti in 10 province da Nord a Sud del Paese e i rifiuti arrivavano da tutta Italia nel lametino. Inoltre sono coinvolte nell’operazione tre aziende, una di Gizzeria, una di Bologna ed una terza, di intermediazione con sede a Como.
Otto le persone finite in carcere: Antonio Maurizio Bova, 41 anni; Angelo Romanello, 35; Assunta Villella, 45; Giuseppe Parisi, 46; Giuseppe Liparota, 60; Gianfranco Liparota, 35; Antonio Felice Liparota, 36; Felice Gabriele, 56. Gli arresti domiciliari sono stati disposti nei confronti di: Antonio Domenico Sacco, 25 anni; Sarina Parisi, 58; Francesco Parisi, 48; Michelina Imparato, 49; Matteo Molinari, 36; Pasquale Gabriele, 28; Giuseppe Leto, 61. Infine, sono stati disposti cinque obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di Domenico Bernardo, 45; Tommaso Galati, 41; Ferdinando Benincasa, 42; Angelo Mancuso, 58; Gennaro Battipaglia, 68.
Il sistema criminale era diretto da due soggetti, Maurizio Bova e Angelo Romanello, i quali, attraverso la costituzione ed il controllo di fatto della “Eco Lo.Da” con sede a Gizzeria e la “CRM” con sede a Dozza (BO) entrambe destinatarie di un provvedimento di sequestro preventivo, gestivano in modo illecito la filiera del recupero e dello smaltimento dei rifiuti sversandoli sia all’interno della discarica abusiva di località Bagni che presso un ulteriore sito individuato in località San Sidero a Lamezia, tra l’altro prossimi ad alcuni corsi d’acqua che attraversano il territorio lametino.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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