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Oss dell’Annunziata, la disperazione di una delle dipendenti

Cosenza

Oss dell’Annunziata, la disperazione di una delle dipendenti

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Sono stati mandati a casa senza preavviso circa trenta lavoratori della Coopservice che si occupano delle pulizie e dei servizi integrati ai pazienti dell’Annunziata di Cosenza. La disperazione della signora Maria Salerno

 

COSENZA – “Non vedo il cadavere di Cotticelli, sul quale io dovrei essere la prima sul quale passare così come ci disse lui stesso. Disse che nessuno sarebbe stato licenziato e oggi questa è la storia”. È la disperazione raccontata da Maria Salerno, una dei trenta dipendenti della Coopservice che si occupano delle pulizie e dei servizi integrati ai pazienti dell’Annunziata di Cosenza, che oggi hanno ricevuto, senza alcun preavviso, le lettere di licenziamento.

“Noi non sappiamo cosa sia successo – aggiunge la signora Maria – di certo siamo stati manipolati e non sappiamo neanche il criterio di licenziamento che hanno usato. Posso solo dirvi che pur di tenermi questo lavoro, da ottobre ho fatto fino a dieci notti al mese, e dopo tutto questo sacrificio oggi sono fuori. Ho 62 anni e lavoro da circa 25 anni sempre con la stessa qualifica e da domani sono in mezzo ad una strada e come me altri miei colleghi, alcuni monoreddito e con figli a carico. Noi siamo distrutti sia moralmente, che economicamente e psicologicamente. A questi signori che stanno su al Nord non interessa nulla di noi”.

Le lettere di licenziamento sono arrivate stamattina e la motivazione, secondo la cooperativa emiliana, sarebbe la cessazione di una parte dell’appalto in essere con l’Azienda ospedaliera, relativa al servizio di Oss, conclusa lo scorso 30 settembre, mentre l’appalto originario si chiuderà il 30 luglio 2020.  I sindacati chiedono un incontro urgente con il commissario dell’AO di Cosenza, la Dott.ssa Panizzoli, che dovrà fornire delle risposte immediate e intanto lanciano l’allarme sui servizi minimi in capo alla Coopservice che da lunedì saranno garantiti con sole 62 persone.

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