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Terremoto, decine di studenti cosentini tornano a casa: “tremava tutto, troppa paura”

Cosenza

Terremoto, decine di studenti cosentini tornano a casa: “tremava tutto, troppa paura”

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La lunga scossa, i bicchieri che sono venuti giù, il palazzo che ha iniziato ad oscillare. Sono decine gli studenti cosentini che frequentano l’Università di Tirana che in queste ore stanno rientrando in città dopo il violento terremoto che ha provocato oltre 30 morti.

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COSENZA – “Ho avuto davvero tanta paura e così appena ho potuto mi sono imbarcata per tornare a casa. Forse rientrerò a Tirana martedì o mercoledì prossimo, ma solo se lo sciame sismico sarà terminato“. E’ il racconto di Eliana, una delle decine di studenti cosentini che studiano all’Università della capitale albanese e che, dopo la forte scossa di terremoto che ha colpito l’Albania, hanno deciso di rientrare a Cosenza. Il bilancio del sisma si aggrava di ora in ora. Secondo gli ultimi dati i morti sono 31 e sono centinaia i feriti. Per oggi è stato proclamata una giornata di lutto nazionale in memoria delle vittime. La macchina dei soccorsi italiana è pienamente operativa e già dalla serata di ieri sta supportando le attività di ricerca e soccorso e di assistenza alla popolazione con l’allestimento delle prime tende. Sono 175 i  vigili del fuoco in aiuto alla popolazione albanese. Intorno alle 16:00 si è registrata intorno una nuova forte scossa di magnitudo 5.6 ad una quarantina di chilometri dalla capitale albanese Tirana. Le scosse successive sono state almeno una settantina. Di queste dieci di magnitudo fra 4 e 5. Proprio per questo motivo gli studenti cosentini hanno deciso far rientro in Italia. Alcuni hanno preso l’aereo, ma la maggior parte sono riusciti ad imbarcasi dal porto di Durazzo, epicentro della prima fortissima scossa di magnitudo 6.5.

Sono stati momenti bruttissimi, perché siamo stati presi alla sprovvista nel cuore della notte. Come me sono tanti i ragazzi di Cosenza e della provincia che studiano a Tirana all’Università Nostra Signora del Buon Consiglio. C’è stata una prima scossa che ci ha svegliato. Sembrava tutto sotto controllo ma dopo una ventina di minuti ho sentito un boato ed ho visto il palazzo oscillare mentre cadevano bicchieri e suppellettili ed ho avuto davvero paura anche perché la scossa è durata tantissimo. Poi tutte le altre scosse che ora dopo ora si sono susseguite e che non davano tregua. Ed allora ho deciso di tornare anche perché dal Governo è stato dichiarato lo stato di emergenza”.

Com’era la situazione a Durazzo? Terribile – racconta ancora Eliana – ho assistito a scene di vero e proprio panico e disperazione. C’erano tantissime persone in strada e tanti mezzi dei soccorsi. Dopo la scossa ho visto le immagini di Durazzo sui social e su Internet e non me la sono proprio sentita di rimanere, nonostante a Tirana la scossa non abbia prodotto molti danni, ma solo qualche crepa“.

ASCOLTA L’INTERVISTA

https://www.quicosenza.it/news/italia/326604-terremoto-decine-di-vittime-soccorsi-la-misericordia-di-cosenza-parte-per-lalbania

 

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