Cosenza
Operatori del Cup, ancora nessuna soluzione per i 54 lavoratori
 
																								
												
												
											Prosegue lo stato di agitazione dei 54 lavoratori del Cup dell’Azienda ospedaliera ai quali sabato scadrà il contratto di lavoro
COSENZA – Nuovo incontro oggi alla cittadella regionale a Catanzaro tra le sigle sindacali – Cgil, Cisl, Cisal e Usb – e il commissario ad acta per la sanità calabrese, il generale Saverio Cotticelli per quanto riguarda la vicenda dei 54 lavoratori del Cup dell’Azienda ospedaliera ai quali sabato scadrà il contratto.
I sindacati chiedono che si espleti la gara, in modo da consentire ai lavoratori di continuare a svolgere le loro mansioni e acquisire il tempo necessario per ottenere la clausola di salvaguardia al momento del subentro della nuova ditta, e, contestualmente, evitare la sospensione dei servizi per i cittadini. Il commissario Cotticelli si è preso del tempo per valutare con i propri legali il ricorso al Tar presentato dalla cooperativa S.E.A.T.T con il quale ha chiesto la prorogatio del servizio.
Per Umberto Calabrone, segretario della Cgil Cosenza, “il nostro unico obiettivo è la tutela dei lavoratori e continueremo a batterci esclusivamente per questo”.
La richiesta di un tavolo tecnico immediato arriva anche dal sindacato Cisal. “Pretendiamo questo incontro – ha detto Armando Mascaro segretario generale Cisal settore terziario – perché nel momento in cui tutti gli attori sono allo stesso tavolo finirà il gioco a rimpallo tra le parti”.
A sostegno dei lavoratori anche parte del personale medico e paramedico dell’Annunziata. Nella missiva i dipendenti del nosocomio bruzio esprimono solidarietà e vicinanza ai lavoratori.
Infine, sulla vicenda è intervenuto anche Carlo Guccione.  “È urgente e non è più procrastinabile – è scritto in una nota a firma del consigliere Guccione – risolvere la vicenda. Ne abbiamo anche discusso ieri nel corso del Consiglio comunale ed è necessario che venga convocato presso la Prefettura di Cosenza un tavolo istituzionale. Il rischio concreto è che, se non sarà affrontata con trasparenza e determinazione, questa vicenda potrà portare a enormi disservizi e a problemi di ordine pubblico. Anche perché se non verrà attuata una proroga e, contemporaneamente l’indizione di una nuova gara, chi garantirà dal primo dicembre i servizi del Centro unico di prenotazione dell’Azienda ospedaliera di Cosenza dove affluiscono ogni giorno centinaia di utenti? Basti pensare che i lavoratori addetti effettuano ben 1.821 prenotazioni al giorno e 45.434 in un mese”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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