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Dissesto, Occhiuto si impegna a pagare gli stipendi e l’opposizione vota la variazione di bilancio

Cosenza

Dissesto, Occhiuto si impegna a pagare gli stipendi e l’opposizione vota la variazione di bilancio

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L’opposizione ha votato la variazione di bilancio dopo l’integrazione della nota a firma dei consiglieri di minoranza nella quale il sindaco Occhiuto si impegna a destinare le risorse che si libereranno per pagare gli stipendi ai dipendenti comunali, le spettanze ai dipendenti di Ecologia Oggi  e a tutti coloro che prestano servizio per il Comune di Cosenza

 

COSENZA – Terminato il  consiglio comunale di Cosenza dove sono stati approvati i punti all’ordine del giorno. Su tutti la deliberazione degli atti previsti nella procedura di dissesto finanziario. Sul tavolo le aliquote sulle imposte e tasse locali e la variazione di bilancio. Altri punti all’ordine del giorno erano l’approvazione proposta di progetto di riorganizzazione dei servizi territoriali in campo sanitario e nell’area urbana, la revoca del Decreto Calabria e la situazione sui licenziamenti dei precari dell’Annunziata. In ultimo le problematiche inerenti i tirocinanti ex percettori di mobilità e la situazione in cui versa l’autostazione. L’opposizione ha votato la variazione di bilancio solo dopo l’integrazione della nota a firma dei consiglieri di minoranza nella quale il sindaco Occhiuto si impegna a destinare le risorse che si libereranno con la variazione di cui all’articolo 175 ecc. al bilancio di previsione 2019 per pagare gli stipendi ai dipendenti comunali, le spettanze ai dipendenti di Ecologia Oggi  e a tutti coloro che prestano servizio per il Comune di Cosenza.

Prima della seduta è stata ricordata la giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra oggi con un minuto di silenzio. Alessandra De Rosa, consigliera comunale e delegata del sindaco al Terzo Settore, ha voluto mandare un saluto all’assessore alla scuola e alle Pari Opportunità Matilde Lanzino, mamma di Roberta proprio in questa particolare giornata. Matilde ha ringraziato anche per il ricordo alla figlia che nonostante siano passati 30 anni dalla morte non  è mai sfiorito.

Il sindaco Mario Occhiuto

Non ci sarà alcuna variazione sulle aliquote perché “essendo già alla massimo – ha spiegato Occhiuto – a seguito della procedura di predissesto, non avranno nessuna modifica. Chiarisco ancora una volta che lo stato di dissesto fu dichiarato nel 2012 dalla Corte dei Conti quando questa amministrazione non era in carica“.

“Con il dissesto – ha poi continuato il primo cittadino – si riduce la massa dei debiti che viene gestita da un commissario liquidatore, che paga in quota parte i debiti comunali. La scelta di optare al predisssesto, introdotto all’epoca dal Governo nel 2102, ci ha permesso di stabilizzare alcuni servizi essenziali per i cittadini come le cooperative B che da anni prestavano la loro attività con affidamenti diretti non previsti dalla norma. Nel corso di questi anni siamo riusciti anche ad abbattere i debiti verso i fornitori. I residui passivi, infatti, sono passati da 376 milioni nel 211 a 123 nel 2018 grazie anche ai finanziamento della Cassa Depositi e Prestiti. L’intera mole debitoria ha registrato una riduzione, nonostante i pesanti tagli dei trasferimenti e i debiti fuori bilancio prodotti prima del 2011. Mi prese sottolineare e rimarcare che la situazione di dissesto essendo stata anticipata dal predissesto, non determinerà nessuna conseguenza per i cittadini non solo in termine di aumenti delle aliquote tributarie, ma rispetto alle azioni portate avanti dal Comune nel campo del welfare e dell’emergenza abitativa.  Il dissesto prevede la gestione della passività al 31 dicembre del 2018 non influendo sulla gestione dell’Ente che dovrà continuare ad occuparsi di ridurre la spesa anche e migliorare la riscossione dei tributi nell’ottica di migliorare le spese. Le uniche difficoltà le ritroviamo  in questa fase transitoria tra la dichiarazione di dissesto e l’approvazione del nuovo bilancio. Ma stiamo facendo fronte a tutto questo con la macchina comunale e dei dirigenti. Nei prossimi giorni daremo il via all’elaborazione del bilancio 2020 con l’obiettivo preciso di mantenere intatte le agevolazioni tributarie per i meno abietti e il welfare”.

L’opposizione

Damiano Covelli parla di un aumento delle tasse e punta il dito contro una parte della minoranza che presentandosi allo scorso Consiglio hanno evitato il decadimento dell’amministrazione. “Più tasse più debiti e meno servizi. Queste sono le conseguenze del dissesto – ha detto Covelli – o se volete il fallimento della gestione amministrativa e contabile di questa amministrazione. Se non ci fossero stati 17 consiglieri il Consiglio era sciolto e parlavamo di altro”. A Covelli fa eco Bianca Rende che ha incentrato il proprio intervento sulla sentenza della Corte dei Conti. “Parlano di un debito triplicato rispetto al 2011 ma anche ad alcuni indampimenti molto precisi – ha aggiunto Bianca Rende – che non ci hanno sorpreso perché erano stati contestai dai revisori dei conti in fase consuntiva. Il debito è vero che è stato creato nel passato, ma se oggi questo debito triplicato fosse dovuto alla messa in sicurezza del centro storico, ai maggiori servizi per la periferia e per il sociale, forse anche noi avremmo approvato questi debiti. Invece, si tratta di soldi spesi in maniera dissoluta per realizzare un modello di città che non ha guardato alla sicurezza e ai bisogni della popolazione”. Infine, l’intervento di Carlo Guccione: “dal 2011 al 2019 eravamo in predissesto dopo qualche anno siamo arrivati al default per non aver fatto quello che ci ha chiesto la Corte dei Conti. I cittadini sapranno decidere al momento giusto, pensavamo di andare ad elezioni anticipate ma non ci siamo riuscita. Se la variazione di bilancio servirà a pagare stipendi, cooperative ed Ecologia oggi siamo pronti a votare”.

La replica di Occhiuto

“Per quanto riguarda la tassazione, – ha precitato Occhituo – avendo aumentato tutto nel 2011, i debiti non sono di 111 milioni ma erano più di 311. Se c’è qualcuno che dovrebbe vergognarsi non sono certo io. Ma non voglio nemmeno accusare le amministrazioni precedenti perché prima della spendin review c’era un modo diverso da parte dei Comuni di utilizzare i soldi e spesso i soldi venivano ripianati dallo Stato con i trasferimenti. Un Comune come quello di Cosenza, che ha 70mila abitanti, può avere un tot numero di dirigenti e dipendenti. Qui c’erano 33 dirigenti che nemmeno il Comune di Milano può permettersi. Ora siamo scesi a 9 facendo risparmiare soldi all’Ente.  Aumentiamo l’IMU dal 10,40 al 10,60 delle seconde case dopo 8 anni, portando la tassazione al pari di Vibo, Reggio, Crotone e Catanzaro.  Poi, siccome non riusciamo ad affittare immobili soprattutto per l’emergenza abitativa, tassare immobili non venduti può servire da stimolo alle imprese anche per affittarle. Sulle entrate voglio dire che abbiamo fatto una gara. Ma il problema di riscossione non è solo di Municipia, ma anche di Equitalia. Dimenticate quando le cooperative ogni giorno erano in Comune a protestare perché non gli venivano pagati gli stipendi. Le abbiamo stabilizzati, e ora le cooperative funzionano. Il centro storico? Abbiamo restaurato tutti gli immobili pubblici compreso il Castello. Quando si dicono delle cose falsando le cose si scontrano con la realtà e non si fa un’opposizione corretta”.

I problemi della sanità

Si è poi passati alla trattazione accorpata dei temi riguardanti la sanità calabrese, approvando da subito, perché già discusso in commissione, il progetto di riorganizzazione dei servizi territoriali in campo sanitario nel Comune di Cosenza e nell’area urbana. E’ seguita un’articolata relazione della Presidente della Commissione sanità Maria Teresa De Marco sulla proposta di revoca del Decreto Sanità Calabria e sulla vicenda del licenziamento degli OSS esternalizzati dell’Ospedale dell’Annunziata.

La discussione che ne è scaturita e nel corso della quale è stata sviscerata anche la situazione nella quale versano i lavoratori della SEATT (che gestiscono il CUP dell’Ospedale) a rischio licenziamento, è stato approvato all’unanimità, su proposta della minoranza (ne ha dato lettura in aula il consigliere Damiano Covelli) un documento con il quale, prendendo atto del fallimento dell’istituto commissariale e del decreto speciale per la Calabria cui si è aggiunto un peggioramento delle condizioni complessive del servizio sanitario calabrese, è stata avanzata la richiesta al Ministro Speranza di abrogazione del decreto Calabria. Il Consiglio comunale ha discusso anche della situazione dei tirocinanti ex percettori di mobilità in deroga (la relazione è stata svolta dal consigliere Andrea Falbo) e della questione relativa alla richiesta di canoni di locazione pregressi a famiglie abitanti in alloggi di proprietà comunale nel quartiere di San Vito Alto (la relazione è stata svolta dal consigliere Massimo Lo Gullo). Rinviata, invece, su richiesta della consigliera Bianca Rende, prima firmataria, la discussione sulla situazione di allarme sociale e insicurezza nella zona dell’Autostazione. Il rinvio è stato chiesto per dare al Sindaco, che nel frattempo si era dovuto allontanare dall’aula, di partecipare ad una discussione proficua e costruttiva.

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