Cosenza
A Cosenza inaugurato lo sportello antiviolenza “Fabiana Luzzi”
 
																								
												
												
											In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, a Cosenza inaugurato il centro di ascolto dedicato alle donne vittime di violenza gestito dalla Questura
COSENZA – Si celebra oggi la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, cui sono dedicate decine di iniziative in tutta Italia. A Cosenza, per l’occasione è stato inaugurato il centro di ascolto dedicato alle donne vittime di violenza, intitolato a Fabiana Luzzi, la sedicenne accoltellata e bruciata viva dal fidanzato il 24 maggio 2013 a Corigliano Rossano.
 
«Inauguriamo una sala per l’ascolto protetto, che è immaginata per l’ascolto delle vittime vulnerabili – ha detto il prefetto e vice capo della Polizia Vittorio Rizzi – sia per donne che minori. Questo significa realizzare setting e modalità di ascolto dedicati per far emergere il sommerso, per evitare fenomeni di vittimizzazione secondaria e per fare un ulteriore passo in avanti nel rispetto delle vittime di reati così odiosi. Le statistiche dicono che l’80% dei reati di genere avviene tra le mura domestiche, dunque, realizzare spazi di questo genere e avviare campagne informative, ci auguriamo possa far emergere il sommerso. Per ogni donna che arriverà qui, vorrà dire che ciò che è stato fatto ha avuto un effetto».
 
Il centro di ascolto è stato realizzato all’interno di un immobile sottratto alla criminalità organizzata, in uso alla Questura, dove sarà presente un equipe specializzata. «Abbiamo pensato di realizzare – ha spiegato il Questore di Cosenza Giovanna Petrocca – un ambiente sereno e con dei professionisti che consiglieranno il percorso da seguire, per fare in modo che chi ha bisogno di aiuto si possa trovare a proprio agio». All’inaugurazione erano presenti anche i genitori di Fabiana Luzzi. «Quello che è successo a Fabiana – ha dichiarato il padre Mario – non dovrebbe accadere mai più a nessuno. Si prova un dolore indescrivibile, siamo genitori mutilati. Lo Stato dovrebbe prendere decisioni drastiche nei confronti di chi delinque e per far questo c’è bisogno di leggi e quelle che ci sono non bastano». Chiunque avesse necessità può contattare direttamente il 113 o lo 0984/898011.
 
Dopo l’inaugurazione nell’’Auditorium “A. Guarasci”, del liceo classico “B. Telesio”, l’incontro “Questo non è amore”, per informare e sensibilizzare i cittadini ed in particolare le nuove generazioni sul fenomeno della violenza di genere. La manifestazione è stata intervallata da letture a cura degli studenti e testi musicali preparati dal coro polifonico della Questura di Cosenza.
 
 
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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