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Beni confiscati, conferenza dei servizi per 279 immobili

Calabria

Beni confiscati, conferenza dei servizi per 279 immobili

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Il Prefetto Massimo Mariani ha ribadito l’importanza dell’attività svolta dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati nell’ambito di una complessiva strategia di aggressione ai patrimoni illeciti

REGGIO CALABRIA – Si è tenuta in Prefettura  la Conferenza dei Servizi per acquisire le manifestazione d’interesse per l’assegnazione di 279 immobili definitivamente confiscati alla criminalità organizzata, siti a Reggio e in altri 25 Comuni dell’area metropolitana, da destinare a scopi sociali o istituzionali. Il Prefetto Massimo Mariani ha ribadito l’importanza dell’attività svolta dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati nell’ambito di una complessiva strategia di aggressione ai patrimoni illeciti, orientata non solo a indebolire le organizzazioni criminali nel loro potere economico, attraverso la sottrazione di ingenti patrimoni illecitamente accumulati, ma anche a intaccarne il consenso sociale inserendo quei beni nel circolo virtuoso dell’utilizzo sociale, a vantaggio della collettività. In questa direzione, Mariani ha altresì ricordato il ruolo che svolge la Prefettura a supporto dell’Agenzia che, nell’ambito dell’attività volta a verificare che i beni stessi vengano impiegati in modo conforme alle finalità di legge, ha sgomberato, in poco più di un anno, con l’ausilio delle Forze di Polizia, 63 unità immobiliari per consentirne l’effettivo utilizzo da parte della collettività.

​Il Direttore dell’Agenzia Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati, Prefetto Bruno Frattasi, nel manifestare soddisfazione per le adesioni ricevute dalle Amministrazioni locali, ha sottolineato la funzione etica, sociale e costruttiva  che si realizza con la destinazione del bene confiscato: pur riconoscendo lo sforzo progettuale ed economico che richiede l’acquisizione al patrimonio comunale  dei beni confiscati, tuttavia, grazie anche al coinvolgimento del terzo settore, quei beni diventano una risorsa, un’ opportunità di aggregazione,  di crescita e di sviluppo per la comunità. La “socializzazione dei beni”- ha rammentato Frattasi-  è il concetto principe sia della normativa antimafia che di quella europea e dimostra che lo sviluppo di un territorio è possibile solo senza  la pervasiva e oppressiva presenza della mafia. Hanno manifestato il loro interesse per la destinazione dei beni in conferenza di servizi l’ Agenzia del Demanio, la Città Metropolitana, i Comuni di Reggio Calabria,  Africo, Benestare, Bovalino, Candidoni, Cardeto,  Careri, Caulonia, Cinquefrondi, Gioia Tauro, Gioiosa Jonica, Melicucca’, Palizzi, Placanica, Plati’, Riace, Rizziconi, Roccella Jonica, Rosarno, Comune di San Ferdinando, San Luca, San Roberto, Seminara, Siderno, Sinopoli e Taurianova.

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