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Aggressioni in pronto soccorso. 200 direttori d’emergenza “drammatiche carenze”

Italia

Aggressioni in pronto soccorso. 200 direttori d’emergenza “drammatiche carenze”

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Un documento firmato da 200 direttori dell’emergenza di tutte le regioni d’Italia con una serie di proposte inviate al Governo “interventi da mettere in atto al più presto per evitare l’esplosione del sistema”

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Un documento che analizza la situazione di costante e profonda difficoltà in cui versano i pronto soccorso italiani nonché le condizioni di gravissimo disagio nelle quali opera il settore dell’urgenza, con particolare riferimento a 118, Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza. Il documento, stilato al termine dell’Accademia dei Direttori, organizzata dalla Società italiana della medicina di emergenza-urgenza, porta in calce la firma di 200 direttori dell’emergenza di tutte le regioni d’Italia ed è indirizzato al Governo. Nella constatate consapevolezza che tale situazione rappresenta gravissimo rischio per la salute dei cittadini, si legge nel documento, è necessario porre urgentemente rimedio alle drammatiche carenze attuali, che mettono quotidianamente a rischio la stessa sopravvivenza delle Strutture di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza, garantire in prospettiva futura l’indispensabile realizzazione della missione della Medicina d’Emergenza Urgenza, elemento cardine per l’intero Sistema Sanitario Nazionale e vitale per la salute dei Cittadini. In tre punti vengono indicate le linee programmatiche fondamentali di un intervento complessivo che i Direttori italiani ritengono urgentissimo e non più procrastinabile.

Interventi da mettere in atto al più presto per evitare l’esplosione del sistema. Fra questi l’introduzione dell’ospedale d’insegnamento con l’assunzione temporanea nei Pronto Soccorso di medici non specialisti da iscrivere contestualmente in sovrannumero alle scuole di specializzazione. La loro formazione avverrebbe per la parte pratica nei dipartimenti d’emergenza, integrata poi dalla formazione teorica nelle sedi universitarie. La dotazione per le strutture di emergenza urgenza su tutto il territorio nazionale di un pronto soccorso, un’OBI, osservazione breve intensiva, e una terapia subintensiva e la tutela della professionalità e dell’equilibrio psico-fisico degli operatori dell’urgenza, attraverso una reale lotta alle aggressioni in Pronto Soccorso e il riconoscimento del disagio lavorativo per professionisti sottoposti ad elevato stress psicofisico.

 

https://www.quicosenza.it/news/italia/314898-pene-piu-dure-per-chi-aggredisce-i-medici-speranza-le-aggressioni-sono-inaccettabili

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