Calabria
‘Smetto quando voglio’, scoperto laboratorio di droghe sintetiche e funghi allucinogeni
Blitz all’alba, smantellata fabbrica artigianale di droghe a conduzione familiare
REGGIO CALABRIA – Operazione ribattezzata “smetto quando voglio” compiuta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria dopo tre sequestri di stupefacenti e altrettanti arresti in flagranza di reato a Reggio e a Villa San Giovanni. Ed è in questo contesto che è stato scoperto e sequestrato un vero e proprio laboratorio artigianale, a conduzione familiare, nel quale si produceva droga di altissima fattura: droghe sintetiche, funghi allucinogeni e smart drugs (sostenze che inducono un maggiore rilascio di agenti neurochimici incidendo sull’apporto di ossigeno al cervello, finendo per alterare i ritmi di crescita nervosa e, di conseguenza, le capacità cognitive). I finanzieri hanno arrestato in flagranza due reggini (A.L.B., classe ’88 e L.F.L.B., classe ’91) e denunciato piede libero altre due persone (G.M.L.B., classe ’68, e G.L.B. classe ’60), e sequestrato 180 grammi di funghi allucinogeni (con relativo kit di coltivazione e spore pronte per la coltura), 6 bilancini di precisione perfettamente funzionanti, 2 tritaerba, 11 grammi di pastiglie e capsule gastroresistenti contenenti anfetamina e derivati dell’oppio, 140 grammi di marijuana e oltre 1.000 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio.
Nell’ambito di un monitoraggio info-investigativo una pattuglia delle Fiamme Gialle, ha perquisito l’abitazione di A.L.B., ritenendo, anche in ragione dei suoi precedenti specifici, che lo stesso potesse detenere, ai fini dello spaccio, della sostanza stupefacente. Ed infatti durante le prime operazioni di perquisizione, i finanzieri hanno trovato e sequestrato circa 50 grammi di marijuana, oltre 10 grammi di funghi allucinogeni, oltre 11 grammi di pastiglie e capsule gastroresistenti contenenti anfetamina, 2 bilancini di precisione perfettamente funzionanti e 2 tritaerba. Inoltre è stata trovata una busta postale aperta proveniente da Amsterdam (Olanda), priva dell’indicazione del mittente e indirizzata all’esercizio commerciale presso il quale A.L.B. prestava la sua attività lavorativa.
I finanzieri si sono quindi spostati nell’esercizio commerciale per un secondo controllo dove hanno trovato un fungo allucinogeno, un bilancino di precisione perfettamente funzionante e 400 euro in contanti (ritenuti essere, per le modalità di occultamento, il profitto del reato di spaccio di sostanze stupefacenti). I militari, viste anche le dichiarazioni rese dal soggetto, nonché il palpabile nervosismo manifestato dal fratello dello stesso, presente alle operazioni di perquisizione dell’esercizio commerciale, hanno deciso di perquisire anche le abitazioni del fratello e attività anche nei confronti di quest’ultimo dove è stato scoperto un laboratorio di produzione di droghe sintetiche, funghi allucinogeni e smart drugs. Nella disponibilità di L.F.L.B., sono stati trovati oltre 90 grammi di marijuana, oltre 170 grammi di funghi allucinogeni, 3 involucri contenenti delle spore di funghi allucinogeni, 1 kit di coltivazione per funghi allucinogeni, 1 pastiglia di derivati dell’oppio, 3 bilancini di precisione perfettamente funzionanti, oltre 600 euro in contanti, nonché un ingente quantitativo di altre sostanze che, consapevolmente miscelate tra loro, possono essere utilizzate per la produzione di sostanze stupefacenti.
L’ipotesi investigativa è stata così avallata dal ritrovamento del materiale di coltivazione di funghi allucinogeni e di produzione di droghe sintetiche che, insieme al ritrovamento della busta postale proveniente dall’Olanda, lascia presumere che le sostanze illecite fossero acquistate dai Paesi Bassi. Ispezionati e sequestrati computer, telefoni e tablet in uso ai fratelli, sui quali è stata ritrovata la cronologia degli ordini online di sostanze provenienti da Amsterdam effettuati dai due. Ammanettati in flagranza di reato, sono stati posti agli arresti domiciliari, così come disposto dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. Arresti convalidati nel processo per direttissima che ne ha confermato la misura cautelare della detenzione domiciliare.
Durante le operazioni di perquisizione dell’esercizio commerciale a conduzione familiare ove A.L.B. prestava la propria attività lavorativa, veniva inoltre accertato che presso il magazzino fossero detenuti, in stato di alterazione e di cattiva conservazione oltre 2.700 grammi di preparato per pasticceria, oltre 2.700 grammi di granella di nocciola, oltre 2.000 grammi di confetti di vario assortimento, oltre 12 chili di farina di semola di grano duro, circa 1.000 grammi di cannella in polvere e circa 600 grammi di mandorle affettate: a seguito dell’interessamento dei competenti funzionari della locale Azienda Sanitaria Provinciale, tutto ciò veniva posto sotto sequestro e si procedeva alla denuncia a piede libero di G.M.L.B. e G.L.B., parenti dei due fratelli. Il nome dell’operazione eseguita, “Smetto quando voglio”, prende spunto dall’omonimo film del 2014 perché i soggetti coinvolti nella presente operazione, esattamente come i protagonisti della pellicola, si dedicavano in proprio alla produzione, oltre che allo spaccio, di sofisticate smart drugs.
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