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Nominati i presidenti di 5 Parchi nazionali, il generale Curcio per la Calabria

Calabria

Nominati i presidenti di 5 Parchi nazionali, il generale Curcio per la Calabria

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Il generale Francesco Curcio è stato nominato alla guida del Parco della Sila, Donatella Bianchi al Parco delle Cinque Terre, Pasquale Pazienza al Parco del Gargano, Ennio Vigne al Parco delle Dolomiti Bellunesi e Francesco Tarantini al Parco dell’Alta Murgia

 

 

COSENZA – Lo rende noto il ministero con un comunicato. Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha firmato i decreti di nomina dei presidenti di cinque parchi nazionali. Lo ha fatto in diretta facebook indicando il parco dell’Alta Murgia in Puglia, le Dolomiti bellunesi, il parco del Gargano in provincia di Foggia, il parco della Sila in Calabria e quello delle Cinque Terre in Liguria. “Stiamo affidando un territorio fragile e bellissimo a persone che possono dare uno sviluppo ulteriore” ha detto il ministro spiegando che i decreti andranno alla Corte dei conti per la registrazione e dai primi di settembre i presidenti “saranno operativi”. Dopo la pausa estiva saranno nominati i vertici di altri parchi e “a fine estate saranno coperti quasi tutti tranne qualcuno che resta commissariato”.

Il ministro ha osservato che “aspettavamo, talvolta da anni, comunque da troppo tempo, di avere la governance di questi parchi nazionali,” perchè non c’era il presidente o il direttore. Queste nomine sono “un fatto importantissimo perchè ci danno finalmente una visione di sviluppo di questi parchi”. Queste persone sono state scelte sulla base del curriculum, privilegiando uno “standing alto” e soprattutto guardando che “non avessero lati oscuri dal punto di vista della politica elettorale, che cioè non avessero mai avuto una storia di politici da dover sistemare”. Insieme ai sindaci e ai presidenti delle Regioni potranno dare uno sviluppo ulteriore a quel territorio, ha aggiunto Costa. Questi presidenti sono stati individuati “insieme ai presidenti delle Regioni”, perchè avviene d’intesa con il ministro, e poi le indicazioni vanno in parlamento affinchè possa esprimersi con un voto. “E’ una nomina articolata – ha spiegato ancora Costa – perchè si dà un’importanza significativa al presidente in quanto segna lo sviluppo, la valorizzazione e la tutela di quel territorio. Tutti passaggi già fatti, c’e stato un forte colloquio, talvolta anche con idee che non collimavano con i presidenti dei parchi piuttosto che con le commissioni Ambiente di Camera e Senato e abbiamo trovato nomi di alto profilo”.

Professionisti, ha aggiunto, “che hanno dedicato quasi tutta la loro vita alla tutela dell’ambiente, provengono dalla società civile, persone che hanno una visione di tutela e valorizzazione, ognuno figlio di quel territorio che conoscono bene”. Nel ricordare la sua idea di “Italia paese parco”, il titolare dell’Ambiente ha spiegato che questo significa “avere idee chiare e spendere bene le risorse assegnate, e io ne ho date e ne darò tante, molte più di quante sono state date negli ultimi anni”. Il 2 agosto, ha detto ancora Costa, “si è chiuso l’ultimo bando per i parchi per 85 milioni di euro per l’efficientamento energetico, la silvicoltura, la manutenzione ordinaria e straordinaria. Ne verranno di altri”, ha assicurato il ministro ricordando che “la natura vuole prendersi il suo spazio”, che serve avere “parchi belli e fruibili” e che sono “utili anche per il contrasto al cambiamento climatico”.

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