Cosenza
Debiti del Comune di Cosenza, approvati i ‘conti’ dell’amministrazione Occhiuto
Per ripianare il bilancio è previsto l’aumento della tassa per i rifiuti e delle sanzioni per le violazioni del Codice della Strada
COSENZA – Con 15 voti a favore, compreso quello del Sindaco Mario Occhiuto, e cinque contrari (Marco Ambrogio, Luca Morrone, Davide Bruno, Massimo Lo Gullo e Pasquale Sconosciuto) il Consiglio comunale, presieduto da Pierluigi Caputo, ha approvato le variazioni al bilancio 2019-2021 di assestamento generale e la salvaguardia degli equilibri di bilancio. L’assemblea di Palazzo dei Bruzi ha approvato anche il Documento Unico di Programmazione ed ha preso atto della delibera della Corte dei Conti- Sezione regionale di controllo per la Calabria n.106 del 2019. Il Consiglio ha, infine, dato il via libera anche al regolamento concernente la trasformazione in proprietà delle aree concesse in diritto di superficie e rimozione dei vincoli e delle limitazioni di godimento su alcune aree concesse in diritto di proprietà ed ha approvato lo schema di convenzione relativo alla costituzione del diritto di superficie a favore della Parrocchia di Cristo Re su un terreno di proprietà comunale. In apertura di seduta, con un’inversione dell’ordine del giorno chiesta dal consigliere Gisberto Spadafora ed accolta dall’assemblea, è stato approvato all’unanimità, prima di passare alla trattazione delle pratiche di bilancio, il regolamento per la disciplina dell’impianto di videosorveglianza comunale.
Le pratiche di bilancio sono passate con il voto favorevole dei consiglieri Gaetano Cairo, Pierluigi Caputo (Presidente del Consiglio comunale), Piercarlo Chiappetta, Francesco Cito, Giuseppe D’Ippolito, Maria Teresa De Marco, Alessandra De Rosa, Andrea Falbo, Fabio Falcone, Luca Gervasi, Vincenzo Granata, Anna Rugiero, Carmelo Salerno e Gisberto Spadafora. Hanno fatto pervenire giustificazione in segreteria generale Giovanni Cipparrone, Anna Fabiano, Francesca Malizia, Bianca Rende e Francesco Spadafora. La discussione sulle pratiche di bilancio è stata aperta dalla relazione del dirigente del settore Giuseppe Nardi che ha specificato come “quanto sottoposto all’attenzione del Consiglio comunale inerisce alla salvaguardia degli equilibri di bilancio di cui all’art.193 del Testo unico degli enti locali e alle variazioni di bilancio di assestamento generale di cui all’articolo 175 comma 8 dello stesso testo unico e ciò in quanto – ha spiegato Nardi – con periodicità stabilita dal regolamento di contabilità dell’Ente e comunque entro il 31 luglio di ogni anno, si deve dar atto della verifica degli equilibri di bilancio anche attraverso eventuali correttivi.
In ordine alla necessità di garantire l’equilibrio di bilancio – ha detto ancora Nardi – le variazioni apportate seguono appunto quanto previsto dal comma 3 dell’art.193 del Tuel. Nello specifico – ha spiegato inoltre il dirigente del settore bilancio – si dà atto che le variazioni del bilancio di previsione 2019-2021 determinano un disavanzo (sul 2019) pari ad 11.545.322 euro derivante dall’accantonamento per passività potenziali al relativo fondo in ordine al contenzioso in essere per come verificato dallo staff avvocatura del Comune. Tale disavanzo troverà copertura nell’esercizio corrente per 2.053.187 euro e per la rimanente somma di 9.492.135 euro: 4.682.591 euro nel 2020 e 4.809.544 euro nel 2021. La manovra, le cui dinamiche seguono quanto richiesto nella delibera n.66 della Corte dei Conti – ha aggiunto ancora Giuseppe Nardi – trova nel suo complesso le coperture nel triennio 2019/2021 attraverso: fondi già previsti nel bilancio 2019 per 9 milioni di euro, incrementi di entrata e riduzioni di spesa, nonché accensione di mutui per finanziare i debiti fuori bilancio parte capitale”.
Nardi ha poi evidenziato “il parere di congruità, rilasciato con verbale n. 15 dell’8 aprile 2019, rispetto alle previsioni di entrata e di spesa corrente, già espresso dall’organo di revisione sul bilancio di previsione 2019-2021 approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 12 del 15 aprile 2019 che ha infatti verificato la coerenza interna, la congruità e l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio. I revisori nell’esprimere il loro parere favorevole per il periodo 2019/20121 hanno attestato la coerenza anche con riferimento all’annualità 2019. Quanto indicato nella manovra per il 2019 era già oggetto di previsione nel documento contabile 2019/2021 sul quale i revisori hanno espresso parere favorevole invitando, inoltre, l’Amministrazione a completare la ricognizione dei debiti fuori bilancio e ad individuare le coperture. In particolare per il 2020/2021 con riferimento alle entrate, si registrano previsioni di incremento in riferimento al Piano finanziario Tari, alle sanzioni per violazioni del Codice della strada e per il recupero dell’evasione fiscale. Per quest’ultimo aspetto – ha detto ancora Nardi – si evidenzia un incremento dell’attività della società di riscossione Municipia con un assoluto recupero in ordine a tutte le azioni esecutive (come pignoramenti, ingiunzioni, ecc.) per un totale di 18 milioni di euro, con un evidente impatto positivo sulla cassa.
Con riferimento alla spesa si registrano previsioni di riduzione sul personale di circa il 25% per il 2020/2021 e per quanto riguarda le somme destinate a rateizzazioni confluite nei debiti fuori bilancio (circa 3 milioni di euro)”. Con riferimento ai crediti vantati dalla Regione sul debito idrico, riferito agli anni compresi tra il 1981 ed il 2004, Nardi ha confermato l’iscrizione a ruolo del giudizio tendente all’accertamento negativo del credito vantato dalla Regione Calabria, precisando, inoltre che la Regione non ha mai, negli anni, notificato alcuna ingiunzione. Sui crediti vantati, viceversa, dal Comune nei confronti dell’Ente Regione, Nardi ha poi confermato il valore iscritto nei bilanci comunali e riportato tra i residui attivi. Anche su questo non è stata registrata alcuna contestazione formale da parte della Regione. “Si consegna al Consiglio comunale – ha concluso Nardi – una manovra di assestamento di bilancio che di fatto rispetta quanto previsto dall’art.163 TUEL e nella quale si delineano tutti gli elementi oggetto di indicazione della Corte dei Conti. Il parere dei revisori dei conti attesta la correttezza tecnico-contabile della manovra, pur esprimendo un parere non favorevole esclusivamente in ordine agli obiettivi che l’ente si è posto e che l’organismo di revisione reputa ambiziosi”.
L’INTERVENTO DEL SINDACO MARIO OCCHIUTO
Prima delle dichiarazioni di voto dei gruppi consiliari sulle pratiche di bilancio e al termine del dibattito intervenuto il Sindaco Mario Occhiuto che ha subito letto in apertura la delibera n. 97 del 6 luglio 2012 con la quale la Corte dei Conti, al termine delle attività istruttorie svolte attestava già allora le gravi irregolarità e/o criticità nella gestione del Comune per il superamento di 4 parametri su 10. Con quella decisione la Corte dei Conti indicava, già nel 2012, “necessarie misure correttive” rivolgendo all’Amministrazione un invito a dichiarare il dissesto. “Questa delibera – ha detto il Sindaco in apertura di intervento – è del 2012 e l’abbiamo ricevuta appena ci siamo insediati. Non abbiamo mai fatto riferimento a queste delibere se non per difenderci. Avevamo davanti due strade: dichiarare il dissesto o aprire la procedura del predissesto. Abbiamo scelto quest’ultima – ha aggiunto Occhiuto – e siamo stati il secondo Comune in Italia dopo Catania ad adottarla. Ancora oggi siamo costretti ad approvare manovre per coprire i debiti ereditati da tanti anni di cattiva gestione.
I dati evidenziano chiaramente – ha aggiunto Occhiuto – come la mole debitoria del Comune è stata notevolmente ridotta in questi ultimi sette anni. Basta analizzare i rendiconti di bilancio per verificare come i residui passivi (ossia i debiti) siano passati da 376 milioni del 2011 a 123 del 2018. Anche parificando gli stati patrimoniali adeguando quello del 2011 ai nuovi criteri con i quali è stato redatto quello del 2018, si registra una riduzione di circa 60 milioni di euro. Al nostro arrivo – ha aggiunto il Sindaco – abbiamo trovato una massa enorme di debiti e una situazione di squilibrio finanziario. Optammo per la scelta del predissesto o dissesto guidato. Non si tratta del problema di dover ricercare le colpe ad ogni costo, ma solo di ristabilire la verità e fare il massimo per la città. Abbiamo ridotto il numero dei dipendenti (oggi sono circa 500) ed anche quello dei dirigenti. E’ chiaro che un Comune che ha un carico di spesa fisso per il personale, se non ci sono entrate corrispondenti, va inevitabilmente incontro allo squilibrio tra entrate ed uscite. Noi, di contro, abbiamo, invece, dato servizi ai cittadini e sono anche più qualificati. Non scopriamo ora che Cosenza vive sul baratro del dissesto.
Lo diceva già la delibera 97 del 2012 della Corte dei Conti. Ancora oggi siamo costretti a rimediare al deficit e alla cattiva gestione precedente e a ripianare i debiti del passato (32 milioni)”. Sui presunti crediti vantati dalla Regione (20 milioni) Occhiuto dice che “non li abbiamo inseriti in bilancio perché prescritti; la Corte dei conti li considera con il dubbio. E comunque si tratta di debiti del passato”. Un particolare ringraziamento il Sindaco lo ha rivolto al Dirigente del settore Bilancio Giuseppe Nardi che ha lavorato a stretto contatto di gomito con l’ex assessore Vigna, oggi consulente dello stesso Sindaco. Un ringraziamento è stato rivolto da Occhiuto anche ad Antonio Molinari, suo capo di gabinetto: “alla sua esperienza mi sono affidato per fare verifiche sui numeri”. Rispetto alle spese, abbiamo indicato degli obiettivi e li abbiamo superati. E’ stata aumentata la mole di accertamenti sulle entrate. Avevamo 320 milioni di accertamento, ne abbiamo fatti 350. Non ci è stata d’aiuto la diffusa evasione. I cittadini hanno pagato di meno rispetto alle nostre aspettative. Molti cittadini non hanno pagato. In ogni caso registriamo un incremento nelle entrate del 12%. Non abbiamo aumentato le entrate secondo le aspettative.
Anche qui, però, si è verificato qualcosa di strano – afferma il Sindaco. Non sono un complottista – dice. In genere mi fido delle persone. Ma in passato c’è stato sempre chi ha tentato di bloccare i lavori in cui eravamo impegnati. Ci hanno denunciato su ogni cosa, persino per i lavori della Fontana di Giuno. Scegliendo la strada del predissesto abbiamo fatto la scelta più responsabile, altrimenti, ad esempio, le cooperative sarebbero state annullate, perché non avevano il contratto. Per amministrare la città ci vuole coraggio. Ci sono consiglieri comunali che non sono venuti non solo oggi, ma anche in passato, perché hanno paura. Ci vuole coraggio anche quando si tratta di assumere decisioni impopolari. Qualsiasi scelta si faccia, se viene fatta per il bene della città, trova sempre qualcuno che è contro quella scelta. Io in commissione bilancio sono andato, ma i consiglieri di minoranza che pure erano presenti in commissione, oggi non sono venuti. I cittadini del futuro vedranno le opere che sono state realizzate, ma i consiglieri che oggi non sono venuti in aula non li ricorderà nessuno. Spero che i cittadini ricordino chi è venuto e chi non è venuto ed è andato solo nelle conferenze stampa. Per quanto riguarda la manovra, non cambierà nulla per i cittadini. Nessun commissario si sostituirà alla gestione ordinaria del Comune. Spero di portare a compimento il riequilibrio finanziario in 10 anni. Nel 2014 avemmo ragione, spero che per coerenza questa azione possa essere portata a compimento. Ci sono le condizioni per guardare al futuro, dopo aver realizzato opere pubbliche che sono entrate nel patrimonio della città. Non abbiamo creato la città perfetta, però possiamo dire che ci siamo impegnati e in otto anni siamo riusciti a migliorarla”.
LE CRITICHE
Il commento di Michele Arnoni membro segreteria provinciale Italia del Meridione Cosenza sulla pratica di assestamento di bilancio approvata oggi dal consiglio comunale di Cosenza. «All’esito della delibera della Corte dei conti Calabria che ha dichiarato il dissesto del comune di Cosenza, il sindaco della città si sperticava dichiarando che, qualora venisse confermato il dissesto anche dalle sezioni riunite, nulla sarebbe cambiato per i cittadini. Oggi, invece, che viene approvato l’assestamento di bilancio dal consiglio comunale anche grazie alla presenza di quei consiglieri che, pur votando contro, hanno garantito il numero legale in aula, apprendiamo come il sottoscritto aveva anticipato e previsto qualche settimana fa di tutta una serie di tagli alle fasce più deboli della città, a settori e servizi strategici come la cultura, l’ambiente, i trasporti, i servizi scolastici, servizi mensa, assistenza domiciliare, emergenza abitativa ed altro. Non un solo euro in meno agli sprechi dell’amministrazione, che hanno determinato negli ultimi anni questo stato deficitario finanziario dell’ente, non un solo taglio alle consulenze esterne, alle luminarie, a lavori pubblici inutili, ai giochi circensi, ai balocchi e profumi, al superfluo, all’effimero. In particolare apprendiamo un taglio di 104 mila euro destinati alla biblioteca civica, 150 mila euro per il trasporto scolastico, 106 mila euro del fondo per l’emergenza abitativa, 50 mila euro per il servizio mensa, 248 mila euro per l’assistenza domiciliare, 465 mila euro per il settore ambiente. Panem et circenses, dicevano i latini».
In una nota la sezione 25 Aprile di Italia in Comune Cosenza esprime il proprio dissenso. «Gli Stati Generali hanno sentenziato e scritto l’ennesima brutta pagina della storia politica ed amministrativa di questa città, dando seguito ad una delibera di Giunta relativa all’assestamento di bilancio che troverà manifestazione nei prossimi mesi. Il dato politico che deriva dagli accadimenti odierni è molto chiaro oltre che preoccupante; è stato evidenziato che il giudizio negativo dei revisori sia riconducibile ad obiettivi troppo ambiziosi a cui tale manovra deve rispondere e dunque vorremmo comprendere come sia possibile continuare a porre fiducia in un’amministrazione che non è stata capace di rispettare il piano (non piovuto dal cielo ma redatto dall’ente stesso), che non ha saputo intraprendere le azioni correttive nel corso di questi anni (dunque con un monitoraggio poco efficace), che ancora oggi non ha un processo strutturato sulla ricognizione dei debiti fuori bilancio tant’è che a distanza di anni continuano a manifestarsi, e soprattutto non è capace di riconoscere la propria responsabilità in tale condotta adducendo le solite e stucchevoli scuse, ovvero i debiti arrivano dalle amministrazioni precedenti e chiuso il discorso. E’ giunto il momento di dire basta ma soprattutto è giunto il momento di esigere maggiore rispetto perché, ci perdoneranno e ci perdonerete se siamo ripetitivi, il sindaco Occhiuto ciò che ha fatto lo ha fatto consapevole dei rischi e delle conseguenze.
Dunque prima delle lezioni di natura politica andate in scena durante il Consiglio comunale, sarebbe più giusto concedersi un po’ di tempo per riflettere su questi concetti, sarebbe opportuno chiedersi cosa doveva essere fatto e non è stato fatto per evitare queste contestazioni. Andare in aula non necessariamente deve tradursi in assunzione di responsabilità, in particolar modo quando si omette di dire apertamente alla città cosa nei prossimi mesi accadrà, perché Corte dei conti o meno, i cittadini dovranno “pagare” il prezzo in termini di servizi e in termini di tassazione che su alcune voci non sono affatto al massimo. La città avrà di conseguenza la possibilità di riflettere in merito allo scenario politico, perché di fatto nulla è cambiato ed i sussulti di chi fino a ieri voleva strenuamente apparire come alternativa oggi sono naufragati dinanzi al Consiglio stesso. Non siamo stupiti di questo anzi saremmo stupiti del contrario e ricordiamo benissimo quanto accaduto in passato, tant’è che abbiamo anche pubblicato l’esito delle votazioni in Consiglio comunale per gli anni 2017, 2018 e 2019 sulla nostra pagina Facebook, di alcuni documenti: Bilancio di previsione, Salvaguardia degli equilibri di bilancio e relative variazioni, Rendiconto. Oltre alla situazione finanziaria dell’ente ci sarà da tener conto anche della de…Cadenza (probabilmente Skunk Anansie non si sbagliò più di tanto in quel post a ridosso del capodanno 2017)».
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