Calabria
Cliente accusato di aver ucciso a coltellate la tabaccaia
La donna è stata assassinata ieri nell’androne del proprio palazzo
REGGIO CALABRIA – Omicidio seguito ad un tentativo di furto. Un cittadino filippino di 43 anni è stato fermato con l’accusa di aver uccisa Mariella Rota, la tabaccaia di 66 anni assassinata a coltellate ieri nell’androne del palazzo in cui abitava, in via Melacrino, in una zona centrale di Reggio Calabria, e da cui si accede anche al suo negozio. L’uomo sarebbe un cliente abituale della rivendita in cui andava a giocare al Lotto. La donna, secondo una prima ricostruzione, l’avrebbe sorpreso mentre stava cercando di introdursi nella tabaccheria passando dall’androne. Alcuni vicini hanno sentito le grida della donna, poi il silenzio. Sul posto è intervenuta la polizia che ha condotto le indagini. L’omicida, secondo quanto riferito da un investigatore, avrebbe accoltellato la donna con “particolare violenza”. Non è ancora chiaro se l’autore dell’omicidio fosse solo o se vi fosse qualcuno con lui. Il 43enne sarebbe fuggito senza impossessarsi di nulla dopo avere avuto una reazione scagliandosi contro la titolare del negozio, perché essendo suo cliente temeva di essere riconosciuto e denunciato dalla donna dopo essere stato sorpreso mentre tentava di introdursi nella tabaccheria da una porta secondaria.
“L’ennesimo fatto di sangue che ha visto coinvolta una nostra collega di Reggio Calabria ripropone in tutta la sua drammaticità il problema della sicurezza dei tabaccai ormai costantemente nel mirino della criminalità”. Questo il commento del Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso, alla notizia dell’uccisione della collega Mariella Rota. “A breve tempo dalla perdita del collega di Napoli Ulderico Esposito, aggredito nella sua tabaccheria di Napoli e successivamente deceduto per le percosse subite, sapere che un’altra tabaccaia ha perso la vita in seguito ad un tentativo di rapina addolora profondamente tutti noi tabaccai italiani“. “Fare il tabaccaio è ormai un mestiere pericoloso e così non dovrebbe essere. Per questo – continua Risso – non desistiamo dal chiedere alle Istituzioni ed alle Forze dell’Ordine un sempre più serrato controllo del territorio. “Fatti come questo – conclude il Presidente Nazionale Fit – dimostrano che le battaglie da anni condotte della Federazione Italiana Tabaccai per ottenere maggiore sicurezza sono non solo sacrosante ma, purtroppo, sempre attuali. Basta contare morti, più sicurezza è necessaria”.
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