Provincia
Paterno, Sindaco fa decadere due consiglieri: risponde l’amministrazione comunale
Per l’amministrazione comunale c’è discredito sull’operato degli amministratori locali. Troppe le ripetute assenze dei consiglieri comunali
PATERNO (CS) – La notizia pubblicata sulle varie testate giornalistiche del 26.07.2019 dal titolo “Paterno, il Sindaco fa decadere due consiglieri. Tar e Consiglio di Stato li riammette” contiene un’esposizione assai surrettizia dei fatti, che getta un ingiusto ed intollerabile discredito sull’amministrazione comunale di Paterno Calabro e sul suo sindaco.
Posto che la decadenza in questione è stata pronunciata dal consiglio comunale in conseguenza delle ripetute assenze di tutti e tre i consiglieri comunali del gruppo di minoranza, uno dei quali ( Carmelino Franco Caputo) non ha minimamente ritenuto di doversi giustificare con motivi connessi alla protesta politica e la cui decadenza è ormai definitiva, va puntualizzato che il Consiglio di Stato ha adottato la misura cautelare monocratica di sospensione della delibera di decadenza del consigliere Caputo Riccardo a seguito di appello cautelare proposta dallo stesso Caputo avverso il provvedimento del Tar Calabria che, in prima istanza, aveva respinto il suo ricorso e confermato la legittimità dell’operato dell’amministrazione Comunale.
Il Tar Calabria, in prima istanza, ha dato ragione al Comune di Paterno e siamo in attesa di discutere il merito per il Lanza alla data del 18 dicembre.
Il Consiglio di Stato, adìto in appello da Caputo Riccardo ha fissato l’udienza di discussione per il 12 settembre 2019, giustificando il provvedimento di sospensione – adottato qualche giorno dopo il deposito del ricorso in appello, ancor prima della costituzione in giudizio del Comune – anche con l’inciso ” per l’attuale composizione dell’organo”, con comprensibile riferimento alla mancata surroga proprio di Caputo Riccardo?? O di Lanza ?? Tutti e dico tutti i candidati della lista Quattro Torri Uniti per Paterno con Carmelino Franco Caputo, padre del Pierluigi Caputo, hanno tutti e ribadisco tutti rinunciato al subentro in Consiglio Comunale ad esclusione di Macchione Antonello.
Contrariamente a quanto scritto nell’articolo, nessuna censura di alcun genere è stata mai prospettata o ventilata sull’operato del Sindaco e presidente del consiglio comunale, tanto più che la deliberazione circa la decadenza dei consiglieri è di competenza del consiglio comunale.
Proprio quest’ultima constatazione offre la misura della strumentalità dell’articolo, che contiene aspetti sicuramente lesivi del decoro e dell’onorabilità della persona del sindaco che, al riguardo, si riserva di agire sia sede civile che penale a tutela di ogni proprio diritto.

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