Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Ballottaggio a Rende, Manna denuncia accordi tra ‘palazzinari’

Rende

Ballottaggio a Rende, Manna denuncia accordi tra ‘palazzinari’

Pubblicato

il

Il sindaco di Rende ricorda di aver chiesto alle forze dell’ordine di vigilare sulle elezioni perché “nessuno deve mostrare la foto del voto all’uscita dal seggio”

 

 

RENDE (CS) –  Le elezioni a Rende proseguono con il ballottaggio. In lizza il primo cittadino Marcello Manna e l’ex sindaco Sandro Principe. Domenica 9 Giugno si tornerà alle urne con altri numeri rispetto al 2014 quando l’attuale sindaco si scontrò il ‘delfino’ di Principe, Pasquale Verre, migrato poi nella sua coalizione. Oggi, nonostante sia sceso in campo il ras del ‘Principato’, il 43,27% delle preferenze incassato 5 anni fa è sceso al 26,48% con oltre 3mila voti in meno. Manna, invece, oscilla ancora su quota 6.700, come al primo turno del 2014. Si torna infatti alle urne con il suo 31,46% contro i 5.784 voti di Sandro Principe. L’onorevole consigliere regionale dal 2005 al 2015 (in alcuni anni contemporaneamente consigliere a Rende) ha già ricoperto la carica di primo cittadino per due legislature: nel 1980 (prendendo il posto del padre Cecchino Principe sindaco di Rende ininterrottamente dal 1952) e nel 1999.

 

A ricordarlo innanzi alla stampa nella tarda mattinata di oggi è stato Marcello Manna che ha aperto l’incontro, allestito all’esterno dell’hotel President di Quattromiglia per l’inaspettata affluenza di sostenitori, dichiarando di aver scritto al Prefetto, al Questore, al Comandante dei Carabinieri di Rende e al Colonnello dei Carabinieri di Cosenza per sollecitare controlli durante le operazioni di voto”. “Quando si vota non si deve dare conto a nessuno. Non è possibile – denuncia il candidato sindaco Marcello Manna – che persone vengano fermate per mostrare la foto del voto all’uscita dai seggi”. Nel corso del suo discorso Marcello Manna ha espresso solidarietà nei confronti dei sindaci eletti negli altri Comuni calabresi e al Parlamento Europeo. “Persone coraggiose – ha affermato – che si sono messe al servizio delle comunità. Un particolare augurio va alla nostra concittadina Laura Ferrara con l’auspicio che possa continuare a portare all’attenzione dell’Unione Europea i problemi che riguardano la nostra terra”.

 

ALLEANZE? “SIAMO CON I RENDESI, NON CON I GENTILE”

“Siamo alleati ai cittadini di Rende. Siamo inclusivi e lo abbiamo dimostrato. Viene prima l’interesse della città e poi quello del singolo cittadini. Solo questo può unirci, non accordi per poltrone e assessorati”. Non esclude alcuna alleanza il sindaco Marcello Manna, tranne che con la famiglia Gentile. La trascorsa candidatura con il loro gruppo Ncd la definisce, in linguaggio giuridico, un ‘’reato colposo. Mi dicevano ‘Stai attento a chi frequenti’ e non sono stato attento. Ho sbagliato, lo ammetto. Dall’altro lato però non vediamo mai ammettere i propri errori. Eppure Principe sta commettendo un reato ‘doloso’ perché ha già fatto politica con loro. Progetti solo di potere.

 

A Rende c’è stato un modello Cecchino Principe che ha cambiato la città e un sistema Sandro Principe, quello dei palazzinari. Le 120 ditte che hanno lavorato con durante la nostra amministrazione sono state pagate. In 29 sono invece gli imprenditori che stavano fallendo per mancati pagamenti da parte di chi ci ha preceduti”. In merito alla rottura avvenuta in questi anni  con i gentiliani, Marcello Manna spiega: “non potevamo più andare in Consiglio se prima non si concordavano tutti i temi da approvati.

 

 

Materie delicate come la sanità convenzionata (in evidente conflitto di interesse) dove Sandro Principe ci deve dire perché ha fatto votare contro soprattutto quando parla dell’ospedale e del poliambulatorio di Quattromiglia. Perché ha rallentato, insieme ai gentiliani, in tempi non sospetti, il processo per migliorare i servizi ai cittadini. Quella Principe – Ponzio e Principe – Gentile non è un’alleanza dell’ultima ora. In tanti (vedi Alessandro De Rango, Munno o Rausa) hanno preso le distanze da quel modo di fare politica che non dava alcuna possibilità di partecipazione.

 

 

 

A ciò si aggiunge l’arrivo della commissione d’accesso antimafia, c’è poco da dire. Nulla di nuovo sotto il sole, si sono ritrovati. Noi abbiamo puntato sul civismo. Un progetto diverso, confrontandoci con i cittadini, nei quartieri. Oggi a Catanzaro si discute uno dei procedimenti giudiziari in cui risulta coinvolto Sandro Principe. Discrezione celata da parte del candidato Marcello Manna che ha sfiorato l’argomento dichiarandosi “garantista”. “Auspico per lui l’assoluzione – afferma Manna – però credo che al suo posto non avrei messo a repentaglio il futuro della città. In queste condizioni, nella peggiore delle ipotesi ci sarebbe il rischio di commissariamento. Certo la candidatura di Principe non è ininfluente per la sua tradizione familiare che è parte di Rende”.

 

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA