Calabria
Decreto Sanità in Calabria: la Camera boccia le pregiudiziali di PD e Forza Italia
 
																								
												
												
											L’Aula della Camera ha bocciato le questioni pregiudiziali di costituzionalità sul decreto sanità in Calabria con uno ‘scarto’ di 68 voti
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ROMA – L’Aula della Camera ha bocciato le questioni pregiudiziali di costituzionalità presentate da Pd e FI sul decreto Sanità Calabria, con uno ‘scarto’ di 68 voti. I no, infatti, sono 268, i voti a favore 200. Hanno votato contro M5s e Lega, hanno votato a favore invece il Partito Democratico, Forza Italia, FdI e Leu. Le questioni di costituzionalità del disegno di legge, composto da III Capi e che contiene norme urgenti per il servizio sanitario della regione Calabria e altre misure urgenti in materia sanitaria a valenza nazionale, erano state avanzate dagli onorevoli Santelli, Occhiuto, Cannizzaro, Maria Tripodi, Mugnai, D’Ettore di Forza Italia e dagli onorevoli Ubaldo Pagano, Pini, Rizzo Nervo, Schirò, Siani, Viscomi, Bruno Bossio, Enrico Borghi del Parti Democratico. Per PD e Forza Italia le norme specifiche per la regione Calabria presentano evidenti e ripetute forzature costituzionali per quanto riguarda il rispetto delle competenze tra Stato e Regioni in materia di salute.
Questa mattina l’intervento nell’Aula alla Camera, dell’onorevole Wanda Ferro vice capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia che, a nome del gruppo si era associata alla questione pregiudiziale presentata dai colleghi di Forza Italia sulla Conversione in legge del decreto “La sanità calabrese – ha affermato Wanda Ferro – per quanto possa immaginare il ministro della Salute Grillo, che ha co-proposto questo decreto legge, non ha bisogno di nuovi ‘salvatori della Patria’. Troppi ne abbiamo visti e conosciuti nel corso degli ultimi anni. La sanità calabrese, infatti, è commissariata dal Governo nazionale da moltissimo tempo con effetti distorsivi che ricadono su tutti i pazienti. Non credo, inoltre, che i nuovi commissari straordinari, provenienti da altri contesti professionali e profumatamente pagati, potranno fare molto. Ricordo anche le battaglie che il Movimento Cinque Stelle durante i precedenti governi Pd ha fatto contro il commissariamento in Calabria, mentre oggi che i grillini sono al governo rafforzano i poteri del commissario. Queste sono, ovviamente, valutazioni di natura politica che affronteremo nel merito del decreto quando lo discuteremo avendo sempre ben presente il diritto alla salute dei cittadini calabresi garantito, come per ogni cittadino italiano, dall’art. 32 della Costituzione“.
“La cosa più grave – ha concluso la Ferro – è anche l’offesa che si fa ad una terra che ha esportato le migliori professionalità in tutte le strutture sanitarie italiane, quando si auspica che la scelta dei manager ricada fuori dal territorio calabrese“.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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