Calabria
Incarnato “Accuse risibili e infondate. Mai ricoperto il ruolo di consigliere regionale”
 
																								
												
												
											Il commissario della Sorical “l’iter amministrativo relativo mia nomina risale e molti mesi prima ai fatti delle dimissioni. Chiederò, attraverso il mio legale, di essere sentito per chiarire la vicenda”
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COSENZA – Anche il Commissario di Sorical, Luigi Incarnato, è finito nella bufera politico-giudiziaria di questa mattina. Secondo la Procura di Catanzaro sarebbe stato l’artefice, nel 2016, della sfiducia e conseguente decadenza di Mario Occhiuto nella qualità di consigliere regionale “sfruttando le sue relazioni politiche con i consiglieri comunali di Cosenza ottenendo in cambio la nomina a commissario Sorical”. Punto duramente contestato da Incarnato che con una nota mette in evidenza come non abbia mai ricoperto il ruolo di consigliere regionale e che l’iter amministrativo relativo alla sua nomina risale e molti mesi prima delle dimissioni.
“Apprendo di essere indagato, insieme ad altre 19 persone dalla Procura di Catanzaro  – scrive Incarnato – con l’accusa di traffico di influenze illecite. Mi si contesta nello specifico che da consigliere della Regione Calabria, a febbraio 2016, avrei contattato 10 consiglieri comunali di Cosenza e convinti a firmare la sfiducia del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. In cambio avrei avuto dal presidente della Regione Mario Oliverio,  con l’influenza di Nicola Adamo, la nomina di commissario liquidatore della Sorical. Premesso che è noto a tutti che non sono consigliere regionale; che, invece, sono un esponente politico e segretario regionale del Psi e di aver sostenuto convintamente Mario Oliverio alla vittoria elettorale del 2015; che l’iter amministrativo relativo mia nomina in Sorical risale e molti mesi prima ai fatti delle dimissioni, quando a Cosenza non era in atto alcuna crisi politica; che ero già consulente per il settore idrico del presidente della giunta regionale e che la mia nomina attiene alle competenze acquisite nei 5 anni, dal 2005 al 2010, in cui ho ricoperto l’incarico di assessore regionale ai Lavori Pubblici. Di fronte ad accuse risibili e infondate chiederò, attraverso il mio legale Franz Caruso, di essere sentito per chiarire la vicenda”. 
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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