Cosenza
Venerdì Santo nella casa di suor Elena Aiello, la Beata cosentina con le stimmate
Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento del Venerdì Santo presso la Casa Madre delle Suore Minime della Passione di N.S.G.C.
COSENZA – Oggi dalle 12 alle 15, l’istituto in via dei Martiri – nella zona Sacra del Vallone di Rovito a Cosenza – accoglierà tutti i fedeli che vorranno vivere in comunità, insieme alle sorelle che proseguono l’Opera di Madre Elena Aiello, le tre ore di preghiera che rappresentano l’agonia di Gesù sulla Croce.
In ricordo della Beata con le stimmate
Quando Madre Elena Aiello, la “Monaca Santa”, era in vita, folle di credenti e di curiosi si accalcavano ai cancelli dell’istituto per vederla vivere sul suo corpo la passione del Cristo sul patibolo, tramite il dono delle stimmate. Un dono che Madre Elena non viveva come sofferenza, ma che tramutava nell’amore per gli ultimi, in special modo nei confronti dell’infanzia orfana e bisognosa di Cosenza e provincia.
Da Montalto agli onori degli altari
Dopo la prima sudorazione di sangue, che lei ebbe nella sua casa natale a Montalto il 2 marzo 1923, dal Venerdì Santo di quel lontano 1928, Madre Elena iniziò a ritirarsi nella solitudine della sua cella per vivere nel riserbo e nella discrezione ciò che il suo corpo pativa e che tanto clamore avrebbe potuto suscitare. Eppure la notizia si sparse a macchia d’olio nella Cosenza di inizio secolo e anche fuori i confini del capoluogo bruzio. Centinaia di persone sembravano darsi appuntamento in quel venerdì di Passione, tanto che si rendeva necessario il ricorso alle forze dell’ordine per arginare l’irruenza della folla.
Oggi centinaia di pellegrini arrivano da tutta la Calabria per pregare davanti all’urna della “Monaca Santa”, oggi Beata, che da Montalto Uffugo è giunta agli onori degli altari lo scorso 14 settembre 2011, per il suo carisma, la sua umiltà, le sue opere.
“La Passione del Signore è un dono”
“Dovremmo tutti riflettere sull’insegnamento di Gesù che ha fatto della sua sofferenza un dono per la nostra salvezza”, spiega suor Eugenia Amodio, Superiora Generale delle Suore Minime della Passione di N.S.G.C. “Così ha fatto Madre Elena con i bambini e i poveri– conclude Madre Eugenia – La sua sofferenza è stata testimonianza di Cristo nel corpo e nelle opere. Il dolore è stato da lei tramutato in dono”.
Social