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Falsa suora “ripulisce” 80enne

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Falsa suora “ripulisce” 80enne

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COSENZA – L’abito non fa … la suora. Stravolgere il famoso detto popolare, e’ il modo migliore per raccontare la triste disavventura di una pensionata 80enne, “ripulita” di tutti i suoi averi.

Sul caso indagano gli agenti della squadra Volante, i detective della Mobile e gli esperti della scientifica. L’epicentro della truffa, un palazzo di piazza Zumbini, popolosa zona del centro cittadino. la donna è sola in casa, quando sente qualcuno bussare alla sua porta. Prima di aprire, guartda dallo spioincini della porta, di chi si tratta. La vista di una suora, la rassicura, inducendola ad aprire subito, facendo entrare la religiosa, accogliendola con un sortriso di benevenuto,. ricambiato da un altro affettuoso gesto di cortesia. UIna voplta dentro, forse approfittando della distrazione della donna o forse coinvencendo la pensionata che la sua era una missione di carità, in cerca di maiuti per i più sfortunati, ha “ripulito” l’anziana di tutti i suoi averi. Terminata la recita, come in un perfetto copione da vademecum del crimine, la falsa religiosa, s’è avvinata alla porta e salutando la donna con affetto, s’è allontanata. Solo dopo alcuni minuti, la pensionata s’è resa conto dio essere stata raggirata. Seppur stordita per l’accaduto ed in preda ad una crisi di pianto, la pensionata ha allertato la sala operativa del 113, raccontando la sua disavventura. Immediatamente gli agenti della Volante, diretti dal vicequestore Gerardo Di Nunno, sono arrivati sul posto, seguiti a breve distanza dai detective della squadra Mobile, coordinati dal commissario capo Antonio Miglietta. Mentre i poliziotti del pronto intervento, raccoglievano la testimonianza della pensionata, i “segugi” della Mobile, in collaborazione con gli esperti della scientifica, effettuavano minuziosi sopralluoghi, alla ricerca di qualche indizio utile. Pare che diverso materiale sia stato prelevato. Sull’attività investigativa non si sa molto, così come è ancora incerto l’ammontare del bottino. Anche se da una prima sommaria verifica, pare che l’anziana custodisse nella sua abitazioni ed in posti considerati sicuri, contanti ed oggetti di valore, per un ammontare superiore ai 50mila euro. Le indagini sono orientate a 360 gradi, nessuna pista viene esclusa. Una dettagliata informativa è stata trasmessa al procuratore capo della Repubblica di Cosenza Dario Granieri. 

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