Cultura & Spettacolo
Presentato a Roma “Il Precursore” con le musiche originali di Francesco Perri
 
																								
												
												
											Il film è stato presentato ieri in Vaticano e l’anteprima nazionale ha ottenuto un grande successo. A firmare la colonna sonora il maestro Francesco Perri
ROMA – Grande successo a Roma dove, nella Filmoteca Vaticana, è stato presentato in anteprima nazionale “Il Precursore”, film su San Giovanni Battista per la regia di Omar Pesenti con Francesco Castiglione, Luca Capuano. Antonella Fattori, Edoardo Siravo e Valeria Zazzaretta. Prodotto da Officine della Comunicazione in collaborazione con Vatican Media insieme alla Santa Sede, con la Fondazione Giovanni XXIII; firmano la sceneggiatura Renato Poletti, Elisabetta Sola e Massimo Vavassori.
Tre sono le direttrici del film “Il Precursore”. La prima, più cinematografica, segue il taglio classico del biopic storico-biblico, cui si legano o meglio si ibridano una linea di indagine tipica del documentario e uno sguardo culturale-pop grazie all’animazione.
Lungo 7 mesi, con 3 settimane di riprese in esterni, nei territori della Regione Marche, coinvolgendo 17 attori professionisti e 50 comparse.

Oltre al cardinale Gianfranco Ravasi, figurano mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata, Emanuela Prinzivalli, docente di Storia del Cristianesimo e delle chiese alla Sapienza Università di Roma, e Pierluigi Guiducci.
A firmare la colonna sonora originale è il compositore calabrese Francesco Perri: “Le musiche del Precursore sono importanti per tutta la simbologia ebraica che è presente. Ho voluto pensare a questo nuovo lavoro come ad una partitura simbolica in cui ogni strumento avesse un senso profondo legato alla sacra scrittura”. Dallo shofar alle scale ebraiche, alla costruzione di un percorso che potesse seguire la storia di Giovanni Battista, il profeta contro (cetra, corni, flauti e la voce umana etc), la musica del precursore vuole essere una testimonianza presente come importante. “Emozionante è stato scrivere la Danza di Salome e pensare anche a come la storia della musica sia stata presente su questo tema. Una bella sfida compositiva che ho pensato di giocare sull’uso della tradizione strumentale e ritmica delle tribu”. Insomma il futuro è sul sacro, sulla rivalutazione della memoria cristiana che è storia dell’umanità”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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