Provincia
Frane nel Cosentino: il paese fantasma e la New Town semideserta dopo 14 anni (FOTO)
 
																								
												
												
											Il borgo è crollato nel 2005. Evacuate le famiglie sono state ricostruite 260 case per 80 famiglie su un terreno che veniva ritenuto a rischio idrogeologico
CERZETO – L’antico borgo arbëreshë di Cavallerizzo non esiste più. La piccola frazione del Comune di Cerzeto è crollata a seguito di una violenta frana nel 2005. L’11% delle abitazioni era ormai inagibile, il centro storico intatto. Le case sventrate sono ora un ammasso di pareti pericolanti con all’interno vecchi ricordi di chi le ha abitate. L’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, per porre rimedio alla situazione evacuò tutti i residenti e costruì un complesso edilizio da 72 milioni di euro in una zona ritenuta a rischio idrogeologico, senza alcun tipo di Valutazione di Impatto Ambientale. Fino a poco tempo fa, di fatto, la New Town era ritenuta ‘abusiva’. Status a cui la Regione Calabria solo nel 2017 ha posto rimedio ‘legalizzandola’ con un documento in cui dichiara che nella zona di Pianette non era necessario valutare l’impatto ambientale prima di costruire. In quel fazzoletto di provincia cosentina convivono così un paese fantasma e una New Town semideserta.
Dei 260 alloggi realizzati per le 105 famiglie sfollate (molte delle quali hanno rinunciato alle nuove case), ne sono abitati meno di 80. In più dal giorno in cui sono state ‘traslocate’ ancora il progetto (cui appalti erano stati attenzionati dalla Guardia di Finanza di Cosenza) a distanza di 14 anni non è stato ultimato. Mancano le piazze, le aree verdi, i viali, le panchine, i lavori necessari a mitigare il rischio idrogeologico. Opere sulle quali il sindaco di Cerzeto Giuseppe Rizzo, in carica da nove anni e che tanto si è speso affinché l’assenza di Valutazione di Impatto Ambientale fosse dichiarata irrilevante, rassicura i cittadini: «Ci stiamo lavorando». Prima del suo arrivo, nel 2010, il Comune era stato commissariato e amministrato dall’attuale Prefetto di Cosenza Paola Galeone che ha assistito alla lenta realizzazione degli appartamenti consegnati agli sfollati ben 6 anni dopo la frana. Famiglie evacuate che hanno dovuto fittare appartamenti nei Comuni limitrofi dopo essere state allontanate dalle proprie abitazioni e che ora chiedono il risarcimento dei danni subiti.
 
LA RABBIA DEGLI SFOLLATI
E mentre le palazzine della New Town di Bertolaso viste dall’esterno sembrano già fatiscenti, con pezzi di intonaco crollati, i residenti ‘traslocati’ in maniera coatta non si sono mai arresti. Riuniti nel comitato spontaneo Cavallerizzo Vive hanno denunciato puntualmente tutte le anomalie dell’assurdo progetto della Nuova Cavallerizzo. Attendono ancora risposta in merito alla richiesta dell’annullamento del documento con cui il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria nel giugno del 2017 ha di fatto reso legale l’abuso edilizio (per l’assenza della VIA denunciata in conferenza dei servizi attraverso un verbale che annullava l’intero progetto) con cui sono stati realizzati gli stabili di contrada Pianette. «Dal 2005 ad oggi nel borgo vecchio non è stato fatto nulla. Da 14 anni è abbandonato al degrado anche se il 90% delle case potevano essere ancora utilizzate. L’area di Pianette – spiega uno degli attivisti del comitato Cavallerizzo Vive – è relativamente più sicura, forse, di quella crollata.
Non ne siamo certi. Il dato di fatto è che mentre ancora devono finire di fare il paese stanziano 400mila euro per mitigare il rischio geologico. E’ ridicolo che vengano oggi spesi fondi pubblici per evitare che frani quando sono stati investiti 72 milioni di euro per costruirlo. In più ci hanno chiesto i documenti necessari ad edificare le case sei anni dopo averle realizzate. Fatto che abbiamo denunciato alla Guardia di Finanza. Gli aventi diritto infatti dovevano insediarsi nelle palazzine altrimenti sarebbero state acquisite dal Comune di Cerzeto. In realtà quando nel 2006 ci fu la raccolta dei consensi a cedere la propria abitazione, in cambio di quella che sarebbe stata costruita nella New Town, non firmarono tutti. Non avendo quindi sottoscritto l’adesione alla ricostruzione non c’era nessuna giustificazione con la quale realizzare la New Town. Erano convinti che dopo anni, nel 2012, avremmo poi aderito allettati dalla possibilità di acquisire un immobile nella Nuova Cavallerizzo. Così non è stato».
 
IL PAESE FANTASMA DIVENTERA’ UN GEOSITO
«Non dirò mai a chi anche in ritardo – afferma il sindaco di Cerzeto Giuseppe Rizzo – vorrà appropriarsi degli alloggi costruiti dopo la frana nella New Town. Nei prossimi mesi abbiamo già previsto un bando pubblico affinché quelle case che sono da dieci anni chiuse, circa una decina, potranno essere assegnate a chi ne ha bisogno attraverso la graduatoria delle case popolari che a giorni sarà pubblicata. I cittadini che ne saranno esclusi potranno comunque essere inseriti nelle palazzine della Nuova Cavallerizzo in base al bando che sarà poi pubblicato. Le problematiche inerenti alla Valutazione di Impatto Ambientale, che tecnicamente non era necessaria, sono state superate. Nei prossimi mesi lavoreremo per investire i 400mila euro nella mitigazione del rischio idrogeologico e stiamo realizzando la canalizzazione di un piccolo corso d’acqua che va messo in sicurezza.
Per ora abbiamo terminato i lavori di collettamento al depuratore e abbiamo regimentato le acque piovane in base alla pendenza della Nuova Cavallerizzo. Terminati questi interventi il processo per la Valutazione di Impatto Ambientale è sistemato. Guardiamo anche oltre con la piantumazione di alberi, la realizzazione dei un anfiteatro e altri elementi urbanistici alla base della qualità della vita in una comunità. Per l’antico borgo, inserito nei siti archeologici della Regione Calabria per ora non ci sono fondi. Il recupero deve essere ad indirizzo turistico – scientifico. La Cavallerizzo ‘evacuata’ ha delle criticità idrogeologiche endemiche, storiche che non si possono sottovalutare. Nessuno può fermare il processo di slittamento a valle che forse terminerà tra 500 anni. Smottamenti che hanno sempre attanagliato il borgo che la frana ha manifestato con violenza. Dal mio canto credo che vada messa in sicurezza per trasformarla in un geosito da studiare e visitare».
https://www.quicosenza.it/news/provincia-cosenza/224059-cavallerizzo-dopo-13-anni-la-provinciale-94-e-chiusa-manifestazione-a-mongrassano
https://www.quicosenza.it/news/provincia-cosenza/14238-cavallerizzo-bertolaso-regalo-70-milioni-di-ppalti-per-costruire-un-paese-fantasma
https://www.quicosenza.it/news/provincia-cosenza/18602-cavalle
 
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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